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Nuovo Dpcm anticipato a lunedì 12 ottobre e i lockdown mirati nelle regioni

La conferma arriva dal ministro Speranza: il Governo lavora per approvarlo già nella serata di lunedì 12 ottobre. Il Comitato tecnico scientifico discuterà anche della nuova stretta su trasporti, smart working, locali pubblici, feste private, sport e mascherine

Il nuovo Dpcm (Decreto del presidente del Consiglio dei ministri) potrebbe arrivare già nella serata di lunedì 12 ottobre, con tre giorni di anticipo rispetto a quanto comunicato in precedenza. L'indiscrezione di domenica 11 ottobre è del ministro della Salute Roberto Speranza che lo ha affermato a «Che tempo che fa» il programma di Rai3 e a comunicarlo è stata la testata giornalistica Today.

Firmato il nuovo Dpcm Conte: ecco le regole

«Speriamo di firmarlo già domani sera - ha affermato Speranza l'11 ottobre -. Siamo in un cambio di fase e bisogna stringere le maglie e nel Dpcm ci sarà un cambio di marcia anche con misure su aree più a rischio. Proviamo a giocare di anticipo per alzare il livello di attenzione». Alle 15 di lunedì è prevista una riunione del Cts (Comitato tecnico scientifico) per discutere le potenziali misure che dovrebbero essere poi adottate nel decreto.

Il nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri

Le prime indicazioni emerse per il nuovo Dpcm riguardano la riduzione della quarantena da 14 a 10 giorni, con un solo tampone di controllo in uscita; la possibilità di far fare i tamponi anche ai medici di base e ai pediatri anche nell'ottica di una riduzione delle file ai drive in. Le misure del nuovo Dpcm prevedono: 

  • il potenziamento del ricorso allo smart working per i dipendenti pubblici con l'introduzione di una soglia del 70% negli uffici;
  • le mascherine portate ovunque, anche per l'attività sportiva con alcune deroghe, come spiegato ieri dalla circolare del Viminale;
  • norme per bar e ristoranti: dalle 21 non sarà più possibile consumare in piedi fuori dai locali cibo e bevande; la chiusura sarà prevista per le 23 o le 24;
  • ulteriori limitazioni per gli eventi pubblici (stadi, cinema, teatri);
  • limitazioni per gli eventi privati: si ragiona intorno a una soglia di 30 persone per gli invitati ai matrimoni;
  • stop agli sport di contatto (calcetto, basket, etc)

Secondo il ministro il governo «stringerà le maglie su quella parte della vita non essenziale delle persone» e «interverremo per evitare le feste private che in questo momento possiamo evitare e gli assembramenti, agiremo sugli orari e aumenteremo i controlli».

Lo sport potrebbe subire nuove misure, nelle situazioni dove non è possibile usare le mascherine e mantenere il distanziamento. Il lockdown nazionale, hanno affermato i vari ministri in più discorsi pubblici di settembre e ottobre «va evitato», mentre è nelle ipotesi che ci possano essere dei «lockdown mirati se ci dovessero essere situazioni di particolare difficoltà». Mal di là delle misure, il ministro ha sottolineato che «la chiave per provare a piegare la curva è il comportamento delle persone» dato che «il 75% dei contagi sta venendo nelle relazioni familiari o nelle relazioni strette personali».

I lockdown territoriali

Ribadita l'indicazione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte di non ripetere un lockdown nazionale ma una serie di interventi «mirati e progressivi» per fermare la crescita dei contagi. Il pacchetto da approvare entro il 15 ottobre, data in cui scade l'attuale decreto in vigore, è finito sul tavolo del Cts in una riunione urgente convocata dal ministro della Salute Roberto Speranza proprio per confrontarsi con gli scienziati e gli esperti e per definire meglio gli interventi. 

L'agenzia di stampa Ansa ha comunicato i dettagli dell'abbassamento del periodo di quarantena da due settimane a 10 giorni: i positivi per uscire dall'isolamento non avranno più bisogno del doppio tampone negativo, ne basterà soltanto uno e sarà una circolare del direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute Giovanni Rezza a spiegare le nuove modalità. Il Cts ha individuato 4 diverse tipologie di situazioni:

  • i positivi asintomatici; 
  • i positivi sintomatici; 
  • i positivi asintomatici che non riescono a negativizzarsi; 
  • i contatti stretti.

I primi dovranno osservare 10 giorni di quarantena, dalla diagnosi di positività, e poi sottoporsi a un tampone molecolare; anche i sintomatici dovranno stare 10 giorni in isolamento, ma prima di sottoporsi all'unico tampone molecolare previsto dovranno aver trascorso almeno 3 giorni senza sintomi. Per i contatti stretti, dopo 10 giorni di quarantena, sarà invece possibile effettuare il test rapido dai medici di base. 

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