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Rovereto, scoperte due specie arboree ignote alla scienza

Si tratta del 'Rubus vallis-cembrae' e della 'Alchemilla gretae-gregorii'. "Ciò dà la misura di quanto la flora del Trentino sia ancora sconosciuta per alcuni suoi dettagli", scrive il museo civico

Al museo civico di Rovereto sono state scoperte due specie botaniche nuove per la scienza. Si tratta del rovo della val di Cembra, che finora era stato confuso con altre piante, e dell'alchemilla battezzata 'Gretaa Gregorii'. La prima pianta ha appariscenti fiori grandi e rosa, mentre la seconda è grande e dal colore grigiastro.

A riuscire a catalogare il 'Rubus vallis-cembrae' è stato il stato il conservatore della sezione botanica Filippo Prosser, grazie a numerose escursioni in Val di Cembra a circa mille metri di quota, dove il rovo compare con grande regolarità. Sempre Prossner, in collaborazione con Francesco Festi, ha poi scoperto l'esemplare battezzato con il nome dei figli del botanico, Greta e Gregorio. La specie è stata raccolta prima a Folgaria e in seguito a Passo Vezzena.

La scoperta - annota il museo - è esemplificativa delle ricchezze che possono nascondere le nostre praterie e che rischiamo di perdere ancor prima di conoscere. Spesso, infatti, pascoli e prati vengono bonificati con interventi che portano alla distruzione del patrimonio di biodiversità presente. "Forse - continuano da museo - altre alchemille, meno fortunate, stanno scomparendo o sono scomparse prima di essere descritte, come accade a tanta biodiversità nella lontana Amazzonia".

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