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Folgaria conferma il suo 'no' alla Valdastico nord

Durante un'assemblea della rete dei comitati che si oppongono alla 'Pirubi' il sindaco del piccolo comune ha ribadito i suoi dubbi sul progetto autostradale

Il Trentino meridionale ribadisce la sua netta contrarietà al progetto della Valdastico nord. È quanto è emerso ieri 11 ottobre a Folgaria al teatro Paradiso durante un incontro organizzato dalla rete dei comitati che si battono contro il proseguimento verso settentrione della 'Pirubi' che attualmente si ferma a Piovene Rocchette nel Vicentino.

'No' alla Valdastico nord

La serata infatti è stata introdotta dal sindaco Micheal Rech il quale ha spiegato che «ad una comunità come la nostra servono ben altre opere per stare al passo con i tempi». Nella sua prolusione peraltro il primo cittadino del piccolo comune del comprensorio lavaronese ha posto l'accento «su parole chiave come sostenibilità e impatto ecologico» aggiungendo però che «c'è la necessità che la mobilità pubblica diventi più attraente e competitiva» agli occhi di una utenza che altrimenti preferirà «gioco forza il trasporto privato».

Ed è in questo solco che si è inserito il ragionamento di uno dei tre relatori, il professore Annibale Salsa, antropologo, già docente all'università di Genova, il quale ha più volte rimarcato come «un sistema efficiente e ben progettato basato sul trasporto ferroviario come accade in Svizzera costituisce un modello che si adatta molto meglio alle esigenze e alle necessità del territorio alpino».

Diverso è il tema approfondito dal secondo relatore, ovvero Massimo Stoffella, uno dei volti più noti della rete «No A31 Nord», che si è concentrato molto sulla vaghezza delle indicazioni che in questo momento giungono dalla giunta della Provincia autonoma di Trento, il cui presidente Maurizio Fugatti si dice «arci-favorevole ad un'opera per noi assurda senza però fornire elementi chiaramente misurabili a favore del progetto».

Schieramenti sul progetto

Della grana della concessione autostradale della Brescia Padova (che è poi la concessionaria privata che dovrebbe realizzare la Valdastico nord, nota anche come Pirubi nord o semplicemente Pirubi) si è occupato il terzo relatore, ossia il giornalista Marco Milioni di Vicenzatoday.it. Milioni ha focalizzato la sua attenzione sul problema della asserita illegittimità di cui la concessione relativa alla Brescia-Padova avrebbe goduto in passato: ma ha anche spiegato come l'iter del progetto «a differenza di quanto sostengono erroneamente alcuni amministratori pubblici, specie nel Veneto, sia praticamente all'anno zero».

Sul piano politico, almeno a livello regionale, la situazione appare di difficile lettura. Da una parte il leghista Fugatti per conto della provincia autonoma di Trento si dice fieramente favorevole all'opera come lo è il governatore leghista del Veneto Luca Zaia. A palazzo Ferro Fini però il Pd, da tempo sostenitore della A31 nord, ha cominciato a sfilarsi, basti pensare alla recente presa di posizione del capogruppo democratico Stefano Fracasso che ha definito superata la concezione del progetto. Un progetto ben visto invece dal presidente della provincia berica Francesco Rucco, il quale sostiene che l'iter sarebbe ad un passo dall'essere completato «anche se Rucco - ricordano i comitati che si oppongono all'opera - dimentica che il progetto è stato fatto a pezzi da una sentenza del Consiglio di Stato passata in giudicato». Per vero il no di Folgaria al proseguimento verso nord della 'Pirubi' è una conferma di un intendimento già manifestato dal primo cittadino: intendimento che va di pari passo con il no espresso dalla comunità di Rovereto.

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