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Movida, per i residenti non basta la sindaca della notte: servono azioni concrete

Torna a scrivere il Comitato antidegrado e lo fa chiedendo di inserire nel regolamento di polizia urbana il divieto di consumare bevande per strada dalle 22.30 alle 5

Torna a scrivere e a chiedere azioni il Comitato anti-degrado che abita in centro, nella zona di Santa Maria Maddalena e che accoglie la vita notturna. Le situazioni di degrado, i contrasti tra residenti, Udu, esercenti e comune sono ancora fiammanti. Il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, a fine giugno ha firmato un'ordinanza che introduce il divieto di detenzione di bevande dopo le 22.30. L'ordinanza, che sarà valida fino al 25 luglio, riguarda tutta la zona: via S. Maria Maddalena, vicolo S. Maria Maddalena, via Dietro le mura B, via Ferruccio, via Marchetti, vicolo S. Marco e vicolo S. Pietro. Da notare che il testo vieta non solo il consumo ma anche la sola detenzione di bevande, alcoliche e no, in qualsiasi tipo di contenitore, anche chiuso.

Inoltre, qualche giorno prima, Ianeselli aveva nominato la sindaca della notte, una delega data alla giovanissima consigliera comunale Giulia Casonato "in materia di costruzione di una vivibilità urbana e di una socialità notturna consapevoli e vivaci in città" va in questa direzione. La presentazione ufficiale è avvenuta lunedì 21 giugno, durante la conferenza stampa post Giunta: "L'obiettivo è costruire insieme una vivibilità che sappia tener dentro tutte le esigenze" ha spiegato il sindaco, richiamando anche l'impegno previsto nel programma elettorale di nominare un sindaco della notte. 

Casonato, ha rivelato a Repubblica le sue intenzioni: organizzare la vita in quel punto stando attenta a tutte le parti. Eppure il Comitato antidegrado non trova soddisfacente questa proposta, sottolineando che gli incontri tra le parti sono stati già fatto con il sindaco Ianeselli e che, a parere loro, quello che si può fare è investire in spazi per i giovani, non cercare di tamponare una situazione che si sta ormai trascinando. "Non è giusto che al mattino dobbiamo camminare sui vetri - sottolinea il comitato -, c'è tutto appiccicoso, fanno la pipì per strada, nelle fiorirere e sui cancelli". 

Pubblichiamo la nota del Comitato antidegrado: 

"Siamo qui come comitato per rispondere alle parole della sindaca della notte per dire che abbiamo già provato con il sindaco a fare una riunione con tutte le parti interessate, dove lui prima di arrivare a fare l'ultima ordinanza che vieta di bere nelle piazza ha chiesto esplicitamente collaborazione da parte sia degli esercenti che dei giovani. Purtroppo come si può vedere nelle varie foto e video la collaborazione non c'è stata".

"Noi comitato pensiamo che la sindaca della notte in questo caso serva a ben poco dal momento che non siamo nei Paesi Bassi dove la vita è completamente diversa da qui. Qui siamo in un centro abitato dove bisognerebbe informare i giovani nel non fare baccano essendo in un centro abitato ed avere prima di tutto la collaborazione delle forze dell'ordine ma soprattutto la giunta dovrebbe iniziare ad investire sui giovani creando spazi idonei al divertimento per portare i giovani fuori dal centro abitato (purtroppo in questa città si pensa più all'estetica che a fare qualcosa di concreto per i giovani). Siamo già a luglio e non è ancora stato fatto niente da parte delle istituzioni per creare spazi e attività. Bisognerebbe chiedere a noi residenti e ai giovani cosa sarebbe più opportuno fare per iniziare ad avere una Trento più viva per i giovani e tranquilla in tutto il centro storico per i residenti".

"Se già qualche mese fa fosse stata fatta un'ordinanza intangibile e urgente di 90 giorni che mette al centro il consumo degli alcolici elaborata assieme alla polizia municipale e l'ufficio legale per rendere efficace l'azione di contrasto a tutte le forme di degrado dove l'ordinanza sarebbe una tutela per gli esercenti, ma anche per noi residenti che la mattina ci svegliamo trovando una situazione di degrado nelle nostre strade,resti di deiezioni e spesso siamo vittime di comportamenti sgradevoli da parte di persone in ubriachezza molesta, dove ci svegliamo la notte per gli schiamazzi di ubriachi (sempre se riusciamo a dormire, perché anche i tappi non sono efficaci rompendoci i timpani con bruciore e sangue dalle orecchie) e ci risvegliamo la mattina tra cocci, bottiglie di vetro e bicchieri di plastica abbandonate o infrante a terra,  tutto questo squallore si sarebbe potuto evitare già da tempo. Perché noi residenti a non dormire e dormire male ormai da tempo ci sentiamo privi di energie durante il giorno, siamo diventati pigri,stanchi ed affaticati facendo fatica a concentrarci e ricordarci le cose. Anche perché le nostre emozioni subiscono le conseguenze di un cervello assonnato".

"Per noi è diventato difficile gestire anche i capricci dei nostri bambini e a trattenere soprattutto i nostri sbalzi d'umore perché un buon sonno è neccesario per il ristoro e il recupero del corpo. Tutte le notti passate in bianco non le sentiamo solo a livello mentale ma anche fisico. Quindi dormire bene è un diritto neccesario ad affrontare qualsiasi tipo di impegno quando sorge il sole. Ed è per questo che noi comitato cittadini e residenti chiediamo che dopo il 25 luglio bisognerebbe urgentemente modificare anche il regolamento della polizia urbana ed inserire la norma in modo stabile dove il nuovo regolamento dovrebbe arrivare in consiglio comunale nel breve tempo possibile". 

"Uno dei compiti del sindaco secondo l'art. 50, comma 5, del D.Lgs. n. 267/2000, il sindaco, quale rappresentante della comunità locale, può adottare ordinanze contingibili e urgenti in relazione all'urgente necessità di interventi volti a superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio, dell'ambiente e del patrimonio culturale o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana, in particolare per tutelare la tranquillità e il riposo dei residenti, anche con interventi in materia di orari di vendita e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche. Per la tutela della tranquillità e del riposo dei residenti in determinate aree urbane interessate da notevole afflusso di persone, anche in relazione allo svolgimento di specifici eventi, il sindaco può disporre con ordinanza contingibile e urgente limitazioni in materia di orari di vendita, anche per asporto, e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche".

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