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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità San Giuseppe / Via del Travai

Il Trentino della solidarietà in lutto: addio a Gualtiero Franzoni, sempre al fianco degli ultimi

Una vita vissuta in solidarietà con i bisognosi, attraverso il movimento cooperativo. Fu fondatore del Punto d'Incontro insieme a don Dante Clauser

Il mondo del sociale trentino piange Gualtiero Franzoni, uno dei protagonisti del movimento delle cooperative di solidarietà sociale e dell'accoglienza a Trento. Se n'è andato a 95 anni, dopo una vita spesa per il riscatto dei bisognosi e degli emarginati. Fu tra i fondatori del Punto d'Incontro di via Travai, insieme a Don Dante Clauser, di pochi anni più vecchio. Fondò poi la cooperativa Il Gabbiano, sempre a fianco degli ultimi, ed infine fu volontario per 15 anni nella cooperativa La Sfera. 

Nel 2015 fu insignito del Distintivo d'oro della Federazione della Cooperazione trentina  “per aver messo a disposizione tutte le sue energie e competenze per far crescere e prosperare la cooperativa, sapendo lasciare spazio ai più giovani, facendola diventare punto di riferimento per la comunità intera. Per i suoi quarant’anni di impegno volontario e gratuito all’interno della cooperazione sociale, per aver sempre ‘fatto’ e insieme ‘pensato’, ma ancora più di tutto per le sue caratteristiche umane di altruismo, sincerità, autorità e carisma, messe sopra tutto e prima di tutto al servizio dei più deboli e meno fortunati”.

Lo ricorda, con un post su facebook, Piergiorgio Bortolotti, un altro protagonista del Punto d'Icontro: "Sarà anche un pensiero banale, ma quando oggi ho appreso che è morto Gualtiero Franzoni, mi è sorto spontaneo immaginare il suo reincontro con don Dante come una sorta di rimpatriata o somigliante a certi dopo cena di tanti anni fa al Punto d’Incontro durante i quali eravamo soliti raccontarci gioie, fatiche e speranza, il tutto condito da sana ironia".

Scrive ancora Bortolotti: "Era l’homo faber della situazione, la persona capace di dare soluzione ai tanti problemi di ordine pratico e lavorativo, ma anche l’uomo del dialogo e dell’aiuto non pietoso verso chi versava nel bisogno. E' stato l’uomo della testimonianza semplice, umile e operosa di cristiano con le mani sporche e callose, non certo il salottiero dell’impegno e della solidarietà". 

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