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Venerdì, 29 Marzo 2024
Russia-Ucraina / Lavis

La missione in Moldavia è conclusa. Protezione civile: "Ora il nostro cuore batte anche a Chișinău"

Dopo 4mila chilometri percorsi, rimane "la speranza che quella goccia di solidarietà versata nell’oceano delle necessità abbia portato un po’ di sollievo"

Dopo il rientro domenica 27 in tarda serata della prima parte della colonna mobile regionale della protezione civile, alle 20 di lunedì 28 marzo è rientrata a Lavis anche la seconda parte degli uomini e dei mezzi, rimasti più a lungo in Moldavia perché impegnati nella formazione del personale locale.

Così giunge al termine la missione della protezione civile di Trento e Bolzano, assieme ai Nuvola, ai vigili del fuoco permanenti e volontari, alla Croce rossa e al Servizio prevenzione rischi, per portare in Moldavia, al confine con l'Ucraina, il materiale necessario a costruire un campo di accoglienza che ospiterà circa 500 profughi ucraini

"44 componenti della colonna mobile regionale, 19 mezzi, 18 container, 3 contenitori, 4 colli, un percorso di quattromila chilometri tra andata e ritorno e 10 persone che hanno preparato la colonna mobile. Cosa rimane di questa missione?", si chiede ora la protezione civile trentina. "Il sorriso dei bambini, le strette di mano, il cuore riempito di soddisfazione e la speranza che quella goccia di solidarietà versata nell’oceano delle necessità abbia portato un po’ di sollievo".

In settimana gli operatori moldavi daranno il via all’addestramento autonomo per il montaggio dell’intero campo, ma il personale trentino resterà a disposizione inviando, in caso di necessità, degli operatori per seguire l’allestimento. Nel corso della missione in Moldavia, oltre alle attrezzature, sono stati donati anche 16 bancali di alimenti a lunga conservazione raccolti dalla Caritas trentina e consegnati alla Casa della provvidenza di Chișinău. "Oggi - scrive la protezione civile - il nostro cuore batte forte anche a Chișinău".

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