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Venerdì, 19 Aprile 2024
Scuola

Maturità 2022, Rete degli Studenti Medi in protesta: venerdì la mobilitazione

Si torna a prima della pandemia, o quasi. Due scritti in presenza e niente tesina. Gli studenti al governo: “Gli immaturi siete voi, convocate e ascoltate gli studenti”

La maturità torna come una volta (o quasi), eliminata la tesina ma ci saranno due esami scritti da sostenere. La Rete degli Studenti Medi di Trento, però, non ci sta e lancia per venerdì 4 febbraio una mobilitazione nazionale contro questo "Esame di Stato 2022". 

Il ministro Patrizio Bianchi ha inviato al Consiglio superiore della Pubblica Istruzione (Cspi) le ordinanze e che definiscono l’organizzazione e le modalità di svolgimento degli Esami di Stato 2022 del primo e del secondo ciclo di istruzione, per il parere previsto.  Nei documenti predisposti è previsto il ritorno delle prove scritte, sia nell’Esame del primo che del secondo ciclo di istruzione, che si svolgeranno in presenza. Solo colloquio, sia nel primo sia nel secondo ciclo, è prevista la possibilità della videoconferenza per i candidati impossibilitati a lasciare il loro domicilio, condizione che andrà, comunque, documentata. 

''Siamo pronti già a scendere in piazza questo venerdì contro un Ministero che non ci rappresenta, che decide su di noi ma senza di noi - dichiara Estefani Ferraro, della Rete degli Studenti Medi del Trento -. Ci sono intere quinte disperate, studenti e professori lasciati a sé stessi per due anni che ora, a meno di cinque mesi dagli esami, si vedono stravolgere programmi e preparazione. Non si mette in dubbio la qualità e le competenze di noi studenti, ma la modalità e il disagio che sono stati protagonisti in questi anni vanno considerati e capiti. La scelta matura doveva farla il Ministero e invece si torna sempre a fare i conti sulla pelle di migliaia di studenti. Non ci stiamo: il Ministro Bianche faccia un passo indietro, ci convochi e ascolti le voci che provengono dalle piazze di tutta Italia.''

Gli studenti, organizzati a livello nazionale, si mobilitano per una maturità che tenga conto degli ultimi tre anni di scuola a singhiozzo, tra Didattica mista e a distanza. Serve una maturità che dia importanza e spazio ai percorsi personali con una tesina e niente scritti.

“Saremo sotto al Ministero dell’Istruzione e nelle piazze del Paese” conclude Tommaso Biancuzzi, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi “Abbiamo aspettato fin troppo: servivano certezze per gli studenti e non patiboli. L'esame così rischia di essere una condanna per tutti noi. Vogliamo un esame senza scritti e con una tesina che ci permetta di elaborare, studiare e collegare quello che abbiamo imparato in questi anni. Basta giocare sulla nostra pelle”.

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