Lotta contro la Drosophila suzukii, c'è l'okay del ministero
Aumentati i siti di rilascio del parassitoide che combatte il moscerino asiatico dei piccoli frutti
Anche per la stagione 2022 è arrivata dal ministero della Transizione ecologica l’autorizzazione al rilascio del Ganaspis brasiliensis, il parassitoide importato dalla fondazione Edmund Mach nel 2020, in grado di contrastare la Drosophila suzukii, il moscerino asiatico dei piccoli frutti.
La liberazione del Ganaspis era già iniziata a metà giugno a seguito di un primo decreto che autorizzava i lanci nei siti già utilizzati nel 2021, ma ieri, lunedì 4 luglio, è arrivato al Servizio agricoltura della Provincia autonoma di Trento il via libera definitivo per alcuni siti aggiuntivi.
La Drosophila suzukii
Il Trentino passerà così da 12 a 20 siti di rilascio. Tra le aree già autorizzate ci sono quelle a maggiore vocazione cerasicola e di piccoli frutti: Valsugana (cinque siti), val d'Adige (quattro), Vallagarina (un sito), valle dei Mocheni (uno), altopiano di Pinè (uno). A queste si aggiungono ora la val di Non (due siti), la val di Sole (un sito), la valle dei Laghi (uno), di Cembra (uno), l'altipiano della Vigolana (uno), le Giudicarie (uno) e un ulteriore sito in Valsugana.
La notizia del potenziamento dei rilasci è stata accolta con soddisfazione alla fondazione Mach, dove da mesi i ricercatori e i tecnici sono impegnati nelle camere di quarantena ad allevare e moltiplicare il Ganaspis, la vespina originaria dell’estremo oriente e innocua per l'uomo.
Il Ganaspis brasiliensis
Lo scorso anno i risultati dei monitoraggi, fatti a seguito della prima stagione di rilasci, hanno permesso di ricatturare il Ganaspis nel 50 per cento dei siti dove era stato liberato, suggerendo un alto grado di insediamento del parassitoide e confermando l’assoluta specificità del parassitoide nei confronti di Drosophila suzukii. L’aumento dei siti per il 2022 favorirà la diffusione di questo efficiente nemico naturale del moscerino asiatico sul territorio provinciale, velocizzando gli effetti positivi che nei prossimi anni si potranno ottenere in termini di riduzione di riduzione delle infestazioni di ciliegie e piccoli frutti.
