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Rincari

Inflazione, Coldiretti Trentino: servono misure immediate per le famiglie

Il presidente Gianluca Barbacovi: “Servono accordi di filiera tra imprese agricole e industriali”

650 euro a famiglia: è questa la stima fatta da Coldiretti su quanto spenderanno in più le famiglie a causa dei rincari della spesa alimentare.

Secondo l’ente, in cima alla classifica dei rincari con un +60,5% ci sono gli oli di semi, soprattutto quello di girasole, che risente della guerra in Ucraina che è uno dei principali produttori, mentre al secondo posto c’è il burro in crescita del 38,1% e al terzo la margarina (+26,5%). Seguono il riso con un +26,4%, il latte (+24,5%), davanti a farina (+24,2%) e pasta (+21,6%) mentre nelle campagne il prezzo del grano non copre i costi di produzione degli agricoltori. I vegetali freschi aumentano del 16,7% e la frutta del 7,9% con effetti negativi sui consumi.

Fare la spesa significa quindi andare a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti. Inoltre, non si possono non considerare le oltre 2,6 milioni di persone che in Italia sono costrette a chiedere aiuto per mangiare con i pacchi dono o nelle mense di carità e rappresentano la punta dell’iceberg delle difficoltà in cui rischia di trovarsi un numero crescente di famiglie a causa dell’inflazione.

Sul tema è intervenuto il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi: “Nell’immediato bisogna intervenire per contenere il caro energia e i costi di produzione con misure immediate per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro. Occorre anche lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole e industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni”.

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