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Prossime fasi / Valle del Primiero

Chiusa la discarica di Imèr: cosa succede ora

Dall’11 novembre 2021 sono state conferite complessivamente circa 6.600 tonnellate di rifiuti urbani e speciali

A fine giugno la discarica in località Salezzoni di Imèr è arrivata al termine del periodo di coltivazione, il 30 è stato infatti l'ultimo giorno di conferimento dei rifiuti, come previsto nell’accordo stipulato ad aprile 2022, fra la Provincia autonoma e il Comune di Imer, sottoscritto dal Presidente Maurizio Fugatti e dal Sindaco di Imer Antonio Loss.

Dall’11 novembre 2021, giorno di riapertura del sito, sono state conferite complessivamente circa 6.600 tonnellate di rifiuti urbani e speciali, un totale che risulta inferiore alle 8.000 tonnellate massime fissate nell’accordo. "Siamo soddisfatti del lavoro svolto - sottolineano il presidente della Provincia autonoma, Maurizio Fugatti ed il vicepresidente e assessore all’ambiente, Mario Tonina - I monitoraggi effettuati hanno avuto esito positivo e ora possiamo avviare la fase di copertura e rinaturalizzazione del sito, in collaborazione con le autorità locali". 

Un paio di giorni prima della chiusura si è riunito il comitato di controllo composto dai tecnici provinciali di Adep e Appa e da una rappresentanza consigliare del comune di Imèr per verificare la situazione finale nel bacino della discarica. Questa ha avuto esito positivo, anche in ordine ai monitoraggi ambientali svolti in tutto il periodo di coltivazione (che proseguiranno anche successivamente alla chiusura del sito).

Sono previsti quindi dei lavori per la copertura temporanea della discarica con materiali inerti. Seguirà poi la posa di teli impermeabili che garantiranno la corrivazione delle acque meteoriche, limitando la formazione di percolato. Sopra i teli sarà infine collocato uno strato di terreno per consentire un migliore mascheramento della discarica stessa con essenze vegetali; l’operazione sarà gestita dall’Agenzia per la depurazione della provincia autonoma di Trento in collaborazione con la ditta di gestione.
 
Successivamente verrà messa in opera, come previsto nell’accordo, la copertura definitiva (il cosiddetto “capping”) a cura del Servizio opere ambientali dell’Agenzia provinciale per le opere pubbliche, la cui progettazione sarà effettuata in coordinamento con l’Osservatorio del paesaggio trentino ed il Comitato per la cultura architettonica ed il paesaggio. L’obiettivo finale è di restituire al territorio un sito rimodellato e rinaturalizzato, integrato in un sistema di fruizione ambientale coerente con la vocazione turistica e ambientale del fondovalle del Cismon, all’ingresso della Valle del Primiero.

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