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Il soccorso alpino e speleologico trentino compie 70 anni

A palazzo Trentini la mostra che ne ripercorre la storia sarà visibile fino al 14 maggio. Paccher: “Affrontare la montagna con maggiore rispetto e preparazione"

È stata inaugurata giovedì 28 aprile a palazzo Trentini la mostra dedicata al mondo del Soccorso alpino e speleologico trentino che quest’anno compie 70 anni. La mostra è ospitata all’interno del Trento film festival, arrivato anch’esso alla sua settantesima edizione.

Con fotografie di ieri e di oggi e attraverso un percorso di sette parole chiave (passione, formazione, struttura, innovazione, cielo, soccorso sanitario e prevenzione), la mostra ripercorre la storia dell’ente, fatta di soccorritrici e soccorritori ma anche di evoluzioni dei materiali, dei mezzi e delle tecniche di soccorso. Completano l’esposizione due filmati storici provenienti dall’archivio della biblioteca della montagna della Sat, che ha messo anche a disposizione le fotografie dei primi anni di vita del corpo, e oggetti e attrezzatura di ieri e di oggi, tra cui lo zaino, le scarpette, l’imbrago e la corda del grande alpinista Marino Stenico, concessi in prestito dal Soccorso alpino dell’Alto Adige. Fondamentale anche il supporto della fototeca documentaria dell'Altopiano della Paganella, del fotografo Marco Busacca.

“Festeggiare un traguardo così importante come quello dei settant’anni - afferma il presidente del Soccorso alpino Trentino Walter Cainelli - serve a guardarsi indietro, a fare bilanci, a esprimere riconoscenza verso chi ci ha preceduto, a ringraziare le organizzazioni partner con le quali condividiamo il cammino, a ricordare i compagni che hanno perso la vita in attività di soccorso". 

“Chi sceglie di fare parte di queste organizzazioni - ha detto il vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Paccher presente all’inaugurazione - ama la montagna, la rispetta profondamente e, non di rado, rischia di suo per correre in soccorso di quanti invece l’affrontano senza eguale rispetto e preparazione, mettendo a repentaglio la propria vita e quella di chi li deve recuperare”.

La mostra sarà visibile fino al 13 maggio dalle 9.30 alle 18.30 a palazzo Trentini e il 14 maggio dalle 9.30 alle 12.30. Poi lasciato il Trento film festival, si sposterà nel periodo estivo e autunnale in diverse località del Trentino, dove sono attive le stazioni del soccorso alpino.

Com’è nato il soccorso alpino

Il soccorso alpino trentino nasce nel 1952 dopo un drammatico incidente sulle Dolomiti del Brenta che scosse tutta Italia e nel quale persero la vita tre giovani escursionisti, rimasti imprigionati per giorni in un crepaccio insieme a una quarta compagna di cordata, unica sopravvissuta. Nascono così in regione le prime stazioni del corpo soccorso alpino, grazie all’idea e alla visione del medico Scipio Stenico, insieme a Mario Smadelli e Carlo Colò.

Tramite un'organizzazione strutturata di soccorso in montagna - che da lì in pochi anni si diffonderà in tutta Italia - verranno istituzionalizzate le forme di aiuto che da sempre avevano caratterizzato le comunità alpine, fin da quando le alte quote erano diventate uno straordinario terreno di avventura e di scoperta.

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