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Guerra Ucraina, Trentino pronto a costruire un centro di accoglienza in Moldavia per 500 persone

Le ultime notizie sulla gestione profughi e le nuove disposizioni relative ai protocolli anti covid sul territorio della Pat

Il Trentino continua ad aprire le proprie braccia e ad accogliere i profughi ucraini, senza dimenticare il mantenimento delle misure di sicurezza anti covid. Proprio sul tema è stata emanata un'ordinanza nazionale attraverso la quale vengono definite le disposizioni per l’accoglienza, il soccorso e l’assistenza alla popolazione ucraina.

Le disposizioni sono state esposte nel corso della conferenza stampa di domenica 6 marzo, dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti: “Abbiamo convocato questa conferenza perché nel pomeriggio è stata sottoscritta, sotto il coordinamento della Protezione civile trentina, l’ordinanza sanitaria che disciplina le modalità di permanenza sul territorio dei profughi ucraini dal punto di vista sanitario. La normativa prevede che entro 48 ore dall’ingresso al territorio nazionale i cittadini ucraini devono effettuare un test molecolare o antigenico per Covid. Possono utilizzare i mezzi di trasporti con delle specifiche regole. Al punto di ingresso, o comunque entro i cinque giorni successivi dall’ingresso, devono essere garantite le misure di sanità pubblica con particolare attenzione alla somministrazione dei vaccini anti-Covid-19, difterite, tetano, pertosse, poliomielite”.

Durante la conferenza è intervenuto anche il dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali, Giancarlo Ruscitti che ha evidenziato come “Ad oggi nessuno dei profughi accolti si è rifiutato di effettuare il vaccino. Per ora abbiamo solo un caso di un minorenne positivo asintomatico che stiamo trattando come prevede la procedura, ovvero attraverso isolamento in una delle strutture convenzionate insieme ai genitori e altri contatti stretti”.

L’assessore alla salute Stefania Segnana ha invece sottolineato come “Attraverso Cinformi abbiamo preso in carico tutti gli arrivi con la messa a disposizione delle cure domiciliari e all’ostello di Trento c’è un presidio fisso. Abbiamo avuto una grande disponibilità da parte dei pediatri di libera scelta riuscendo così a garantire l’assistenza anche ai più piccoli. C’è un molto lavoro da parte dei volontari e delle associazioni per la raccolta di vestiario, cibo e medicinali. Azienda sanitaria ha predisposto 16 bancali di presidi medici e farmaci che sono stati inviati ieri al centro di raccolta a Palmanova e partiranno poi per l’Ucraina. Infine abbiamo attivato, attraverso la protezione civile, l'associazione Psicologi per i popoli affinché venga dato anche questo tipo di supporto".

Profilassi sanitaria

Fino al 31 marzo 2022, i cittadini ucraini provenienti dall’Ucraina che accedono al territorio nazionale devono effettuare, tramite tampone, un test molecolare o antigenico per Sars-CoV-2 entro 48 ore dall’ingresso. Nei cinque giorni successivi al tampone andrà osservato il regime di auto-sorveglianza con obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2. 

I cittadini ucraini possono utilizzare i mezzi di trasporto per raggiungere le strutture di cura e o assistenza sanitarie, il domicilio o altro luogo di accoglienza nonché accedere alle strutture ricettive messe a loro disposizione, anche esibendo la certificazione di essersi sottoposti nelle settantadue ore antecedenti a un test molecolare effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo, ovvero nelle quarantotto ore antecedenti a un test antigenico effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo, comunque entro il limite massimo di cinque giorni dall'esito negativo. Rimane l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2 su tutti i mezzi di trasporto.

Al punto di ingresso, o comunque entro i cinque giorni successivi dall’ingresso, devono essere garantite le misure di sanità pubblica con particolare attenzione alla somministrazione dei vaccini anti-Covid-19, difterite, tetano, pertosse, poliomielite. Dopo la somministrazione di questi vaccini, verrà offerta la possibilità di ricevere anche quelli per anti-morbillo, parotite, rosolia, oltre a essere sottoposti al test di screening per la tubercolosi e la necessità di completare i cicli vaccinali dell’infanzia.

Cinformi: attività e dati aggiornati

“Cinformi - ha spiegato il responsabile Pierluigi La Spada - sta gestendo e coordinando l’attività di accoglienza e poi gestisce tutta la parte di informazione e  regolarizzazioni del soggiorno in Trentino in accordo con la questura. È importante, una volta giunti sul nostro territorio che le persone ci contattino inviando un’email (info@cinformi.it) per le dichiarazioni di ospitalità”. Sono 250 le persone passate attraverso gli sportelli di Cinformi e 70 i cittadini ucraini in fuga dalla guerra attualmente presenti nelle strutture del sistema trentino di accoglienza.

Allestimento strutture di accoglienza nei paesi di confine

Il Trentino si sta muovendo anche sul fronte della costruzione di strutture di accoglienza nei paesi di confine. “A livello di Protezione civile nazionale - ha spiegato il presidente Fugatti -  è stata chiesta ai territori la disponibilità per la costruzione di strutture di accoglienza nei paesi di confine. Noi abbiamo dato la nostra disponibilità a costruire ed allestire tali strutture. Il territorio prescelto per la costruzione del campo è quello della Moldavia”.

“Il campo – ha spiegato l’ingegner Raffaele De Col – sarà allestito in Moldavia in collaborazione con la Provincia autonoma di Bolzano e avrà una capienza per 500 persone. Nelle prossime ore, attivate le comunicazioni, apriremo i canali con i paesi per definirne le modalità. L’attivazione è prevista tra la serata di domani e martedì”.

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