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Green pass, la Giunta consiglia uno scanner per "alleviare e non sostituire" le verifiche

Annunciato l'inserimento nell'ordinanza lo scanner per poter accertare il possesso della certificazione all'interno dei pubblici esercizi e delle aziende

Giunta provinciale al lavoro nel fine settimana di inizio agosto per un nuovo provvedimento che riguarda l'applicazione del Green pass in Trentino. "Non mettiamo in discussione l'applicazione del Green pass, crediamo che possa essere uno strumento utile, magari non in questa fase, ma in caso di peggioramento permetterebbe alle attività di rimanere aperte - afferma il presidente della Pat Maurizio Fugatti -. Quello che non ci convince è come è stato pensato e soprattutto le conseguenze che ha sull'attività di alcune categorie di ristoratori, soprattutto di albergatori ed esercenti pubblici in genere". Ciò che non è piaciuto alla Giunta Fugatti è che l'esercente debba avere la funzione di controllore, venendo trasformato quindi in "Pubblico Ufficiale" e per questo ha lavorato per "cercare di alleviare e non sostituire il Green pass" ha sottolineato Fugatti. 

È stato quindi annunciato l'inserimento nell'ordinanza la possibilità di usare uno strumento, uno scanner per poter accertare il possesso della certificazione all'interno dei pubblici esercizi e delle aziende. Questo strumento, che dovrebbe essere posto in ingresso, darà due segnali: semaforo verde per chi sarà in regola con la certificazione, rosso e con suono che avvisa che la persona non è in possesso di un Green pass valido. Non verrà comunque tracciato il passaggio della persona per rispetto della privacy. "Nasce questa idea che è stata messa in piedi in queste due giornate per un motivo molto chiaro: la preoccupazione che arrivava da parte soprattutto di ristoranti e bar era quella di non poter assolutamente fare gli agenti - spiega l'assessore Roberto Failoni -. Allora si è pensato a strumenti telematici che possano individuare immediatamente la persona e soprattutto la positività o la negatività di avere il Green pass. È chiaro che tali strumenti dovranno essere presidiati dal personale, questo però non vuol dire che ci deve essere la persona vicino. Per esempio". 

Sono strumenti esistenti sul mercato, la Provincia farà da "pilota" in questa scelta. Il pubblico esercente potrà scegliere se attenersi alle disposizioni nazionali o se dotarsi di questo tipo di strumento. "Non sappiamo se altri lo utilizzeranno, possiamo dire che per l'ennesima volta il Trentino potrebbe diventare il pioniere di uno strumento che poi magari verrà copiato. Crediamo che dia almeno la tranquillità a ogni impresa di poter agire in maniera meno costrittiva anche verso la persona che entra nel bar o nel ristorante. Verrà messo a disposizione all'inizio delle strutture provinciali per poterlo testare, poi ogni azienda sarà libera di acquistarlo. Questo strumento servirà per parecchio tempo". Il sistema integrativo non sostituirà e non toglierà le verifiche ordinarie anche delle forze dell'ordine e le relative sanzioni in caso di trasgressori. 

Centri tampone per turisti

Inoltre, per quei turisti che non hanno il Green pass e che dovranno fornire un test negativo ai tamponi, è stato pensato anche un servizio di screening sul territorio. "Stiamo coordinando, grazie al grande aiuto della sanità, i centri di tampone all'interno di ogni ambito turistico - informa Failoni -. Questo per coloro che vorranno fare il tampone, soprattutto nelle zone dove non abbiamo farmacie abilitate, diamo un servizio ottimale a coloro che non hanno un green pass e che sono obbligati a fornire un tampone negativo ogni 48 ore". 

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