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Green pass e senzatetto: un piano per l'accesso ai servizi e i vaccini

Definite le azioni con i gestori e le associazioni

L'entrata in vigore dell'obbligo di esibire il Green pass per accedere ad alcuni servizi, ha destabilizzato ancora di più le situazioni più fragili del territorio. Come è noto, dal 6 agosto, per accedere ad alcuni servizi come anche le mense per i poveri è necessario essere in possesso della certificazione. Per questo motivo, per ottemperare alle disposizioni introdotte anche per i servizi di accoglienza a favore delle persone senza dimora, Provincia, Azienda provinciale per i servizi sanitari, enti locali e gli enti del terzo settore attivi nell’ambito hanno concordato un Piano di azioni mirate per garantire l’accesso ai servizi e contestualmente potenziare l’estensione del grado di copertura vaccinale a tutela delle persone senza dimora e della salute pubblica.

"A questo scopo gli enti gestori dei dormitori e dei servizi di accoglienza diurna affiancheranno gli utenti beneficiari nella compilazione della richiesta di vaccinazione. Apss, in collaborazione con il GrIS (Gruppo immigrazione e salute della Società italiana di medicina delle migrazioni), programmeranno le sedute vaccinali periodiche, secondo modalità adatte alla condizione dei beneficiari. Tali interventi saranno affiancati da una costante azione di informazione e sensibilizzazione a cura di tutti i soggetti coinvolti". È quanto precisa la nota del Dipartimento salute e politiche sociali, che fornisce alcune specificazioni applicative alla circolare del 5 agosto con cui la Provincia autonoma di Trento ha recepito le linee guida ministeriali in tema di accoglienza a bassa soglia e obbligo del Green pass per entrare.

Una questione seguita da vicino dall’assessore provinciale alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia. La criticità era stata segnalata a pochi giorni dall'entrata in vigore dell'obbligo, da parte dei gestori dei servizi. "Si pone attenzione sul fatto che l’esigenza di ottemperare alle nuove regole in relazione all’emergenza Covid si possa attuare garantendo allo stesso tempo la migliore risposta possibile all’utenza, nonché favorendo l’adesione alla vaccinazione" precisa la Pat.

La nota del dirigente del Dipartimento salute e politiche sociali ad integrazione della circolare fa seguito all’incontro, avvenuto alla presenza dei referenti di Provincia e Azienda provinciale per i servizi sanitari, con i rappresentanti degli enti gestori dei servizi diurni e notturni dell’associazione GrIS.

La specificazione riguarda sia i centri di accoglienza diurni sia quelli notturni. In particolare l’accordo prevede che nella fase di prima applicazione, i requisiti richiesti per l’accesso ai servizi indicati nella circolare del 5 agosto si intendono temporaneamente assolti attraverso l’adesione del Piano di promozione della vaccinazione che prevede in sintesi le seguenti azioni concordate tra i soggetti:

  • proposta a tutti i beneficiari degli interventi diurni e notturni di compilazione del modulo di richiesta della prenotazione della vaccinazione, entro una settimana;
  • raccolta e analisi del livello di adesione, verifica dei fabbisogni e organizzazione delle sedute vaccinali e comunicazione ai beneficiari e ai gestori delle date degli appuntamenti;
  • programmazione della vaccinazione e collaborazione nelle funzioni di accompagnamento / esecuzione;
  • effettuazione della vaccinazione e assistenza nell’ottenimento della certificazione verde o documentazione assimilabile;
  • conclusione del “Piano di promozione della vaccinazione a favore di persone senza dimora” fissata per la metà di settembre.

A conclusione del Piano per la promozione della vaccinazione l’accesso ai servizi avviene senza limitazione nei casi di avvenuta vaccinazione, oppure secondo le modalità attuative indicate nella circolare del 5 agosto nei casi di non vaccinazione.

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