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I Corona-party, l'escamotage per ottenere il Green pass

Si organizza una festa con una persona positiva al virus sperando di contrarlo. Questa pericolosa strategia è arrivata anche in Italia

Ha toccato anche l'Italia il Corona-party, l'ultima l’ultima tendenza tra i no vax. Da Germania e Austria che, ricordiamo, hanno già adottato misure molto più restrittive rispetto a quanto avviene in Italia, la tendenza è arrivata in Alto Adige. A spiegare questa nuova tendenza è stato Today, con un articolo a firma del giornalista Vincenzo Sbrizzi. Si tratterebbe di un escamotage utilizzato da chi non vuole sottoporsi alla vaccinazione anti Covid, ma che necessità del green pass per poter accedere ai servizi.

Come funziona il Corona-party

Perché si possa organizzare un Corona-party è chiaro: occorre avere tra gli invitati almeno una persona risultata positiva al Covid. Gli altri partecipanti sperano di contrarre il virus, così si ha diritto a ricevere, una volta guariti, il Green pass senza doversi vaccinare. Quello che non considerano, forse, queste persone è che si tratta di una strategia pericolosa, tanto che i media raccontano di una prima vittima di queste feste a base di virus: un uomo di 55 anni sarebbe morto in Austria dopo essersi volontariamente infettato.

Sono festini che pare si stiano diffondendo velocemente, come ha fatto sapere anche il vice coordinatore dell'unità Covid di Bolzano, Patrick Franzoni: "Ci sono giovani, anche di età scolare, che si incontrano con positivi e cercano di acquisire l'infezione, non rendendosi conto che il virus è pericoloso anche nei bambini e nei giovani". Incontri di questo genere sarebbero stati segnalati nelle scorse settimane nei pressi di Bolzano e anche in altre zone dell'Alto Adige, dove il tasso di vaccinati è particolarmente basso. Dall’Unità Covid ricordano che il virus può lasciare strascichi e conseguenze a lungo termine e che ormai è superato il mito secondo cui il Coronavirus attacchi maggiormente le persone di una certa età rispetto ai giovani.

Le conseguenze sono devastanti. Secondo quanto raccontaton da un medico austriaco al quotidiano Die Presse, ci sono casi di 30enni che hanno partecipato a queste feste e ora soffrono di long Covid. Sono in molti a reputare la situazione in alto atesina sempre più pericolosa. "In Alto Adige - spiega il vice coordinatore dell'unità Covid - abbiamo numeri in salita, anche alla luce dei dati che arrivano dall'Austria con incidenze oltre 1.500. Siamo ormai vicinissimi alla zona gialla. Attualmente abbiamo nove pazienti in terapia intensiva e una settantina nei normali reparti".

L'allarme scatta con dieci pazienti in terapia intensiva e 75 in terapia ordinaria. Un’altra pratica pericolosa che sta facendosi largo è il ricorso a un vermicida per cavalli, indicato dal leader dell'ultradestra Fpoe Hebert Kickl, come presunto farmaco Covid alternativo in combinazione con delle vitamine. L’Ivermectin, così si chiama il vermicida, è praticamente sold out. Il suo principale ‘sponsor’, il leader della Fpoe è attualmente in quarantena perché positivo. Intanto in Stiria sono finiti in terapia intensiva una donna, dopo aver assunto questo farmaco, e un uomo per un'overdose di vitamina B. Due fenomeni che stanno diventando preoccupanti, si spera che non si estendano fino all’Italia.

Fonte: Today.it

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