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Gli alpini di nuovo in piazza con un appello per la pace

Dopo due anni di pandemia si sono riuniti a Trento i 320 delegati della sezione trentina - composta da oltre 23mila soci - dell’associazione nazionale alpini

Dopo due anni di pandemia gli alpini sono tornati a riunirsi in presenza. Domenica 3 aprile a Trento si sono radunati i 320 delegati della sezione trentina  - composta da oltre 23mila soci - dell’associazione nazionale alpini (Ana).

L'obiettivo era fare il punto sulla “tenuta complessiva dell’associazione” e dei suoi 261 gruppi sparsi nelle 19 zone territoriali della sezione trentina, nonché ricordare i 568 soci scomparsi negli ultimi due anni, molti proprio a causa del covid. Tra questi, 12 erano reduci della guerra. 

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E proprio la guerra, scoppiata di nuovo nel cuore dell'Europa, è stata ricordata nell'assemblea di ieri con un appello per fare in modo che la memoria dei sacrifici di ieri custodita dal corpo degli alpini - sul fronte degli altipiani, delle cime e ghiacciai della prima guerra mondiale -, si trasformi in una "forte chiamata a favore di un'Europa di solidarietà, libertà, fratellanza tra i popoli, come fu nel monito dello statista trentino Alcide De Gasperi".

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La riunione è stata anticipata dagli onori al vessillo e dalla messa nel piazzale della stazione della Trento-Malè e, a seguire, dalla sfilata fino alla sala della Cooperazione in via Segantini, con l’accompagnamento della fanfara sezionale. Un appuntamento che nei diversi momenti ha visto la partecipazione anche del sindaco di Trento Franco Ianeselli, del commissario del governo Gianfranco Bernabei, della deputata Martina Loss, del consigliere provinciale e alpino Pietro De Godenz, oltre alle autorità militari e ai vertici dell’Ana trentina con il presidente Paolo Frizzi e ai tanti associati.

Alpini 3 aprile 2022-3

Il vicepresidente della Pat Mario Tonina ha voluto ringraziare gli alpini trentini "per il contributo in questi due anni di covid, con la partecipazione alla campagna vaccinale e non solo, e per lo sforzo che continua di fronte agli eventi purtroppo tragici sul piano internazionale, di cui la raccolta dei beni destinati alla popolazione ucraina che vediamo in questi giorni sul nostro territorio è solo una delle testimonianze. Gli alpini sono sempre pronti a mobilitarsi per portare soccorso, con spirito di grande generosità, fratellanza e responsabile adempimento doveri. Il loro esempio è il miglior insegnamento ai giovani”.

Guardando all’attualità, Tonina ha ribadito l’auspicio affinché “il dialogo e la mediazione possano il prima possibile vincere sulle armi. Così da tornare, anche come Trentino, custodi di quello spirito autonomistico e di pacifica convivenza che ha portato alla costruzione dell’Europa in cui crediamo”.

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