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In Trentino 1.531 vittime del covid da inizio pandemia, oggi il ricordo

Segnana: "Oggi abbiamo meno ricoveri e meno decessi, ma non dobbiamo abbassare la guardia: chi non lo ha fatto si vaccini, soprattutto per proteggere i più fragili"

Sono 1.531 le vittime della pandemia da covid in Trentino. In loro memoria il 18 marzo è stata istituita una giornata nazionale. A Trento la commemorazione si è svolta nel parco cittadino di San Marco, dove accanto alla fontana sono stati piantati 313 giacinti blu, uno per ogni vittima della città. Come accompagnamento, le note di alcuni giovani musicisti del liceo Bonporti e una delegazione di studenti e insegnanti dell’istituto musicale.

"Sabato scorso abbiamo ricordato il primo decesso per Covid-19 avvenuto in Trentino il 12 marzo 2020 - ha detto l’assessora provinciale alla Salute Stefania Segnana -. Le vaccinazioni ci hanno aiutati a uscire dalla situazione più critica, oggi abbiamo meno ricoveri e meno decessi, ma non dobbiamo abbassare la guardia: dobbiamo evitare di contagiare i più fragili e chi soffre di altre patologie. Chi non lo ha fatto si vaccini, non solo per se stesso, ma soprattutto per proteggere queste persone”, ha concluso Segnana in riferimento alle nuove disposizioni covid in vigore dal 1° aprile.

Giornata memoria vittime covid-3

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“Abbiamo vissuto momenti terribili, in cui non sapevamo cosa fare, nonostante gli sforzi enormi per dare delle risposte: mancavano i dispositivi di protezione, c'era il personale in prima linea sul territorio da proteggere, la necessità di garantire i servizi e le cure primarie - ha ricordato il direttore facente funzioni dell’Apss Antonio Ferro -. Oggi ricordiamo i deceduti, vorrei ricordare gli operatori sanitari morti per covid e vorrei anche pensare a quello che tutti gli operatori, i miei colleghi, hanno fatto per stare vicino a chi stava morendo senza poter avere accanto i propri cari”.

Alla cerimonia erano presenti anche il sindaco di Trento Franco Ianeselli, il commissario del Governo Gianfranco Barnabei, il questore Alberto Francini, il direttore dell’ospedale Santa Chiara Mario Grattarola, i rappresentanti dell’Ordine degli infermieri Michela Azzolini e dell'Ordine dei medici Sandro Zuech, il vicario dell’arcivescovo di Trento don Marco Saiani, oltre a semplici cittadini che hanno voluto partecipare alla commemorazione.

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