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Tunnel, ferrovia, ciclabile: il punto della Provincia sulle tre grandi opere del Garda

La galleria di Passo San Giovanni è in fase di realizzazione ed il tratto trentino della Ciclovia del Garda è stato stanziato. La ferrovia, per ora, è ancora un'ipotesi

Il collegamento Loppio-Busa, il completamento dell'anello ciclabile del Garda ed il ripristino dell'antica linea ferroviaria tra Rovereto e Riva. Sono tre le opere che potrebbero cambiare la mobilità, per residenti e turisti, nell'Alto Garda. Una in fase di realizzazione, un'altra già stanziata, la terza ancora a livello di "studio di fattibilità". Il presidente della Giunta provinciale Maurizio Fugatti ha fatto il punto della situazione con i sindaci di Riva del Garda e Arco Cristina Santi e Alessandro Betta, presentando il resoconto che pubblichiamo qui sotto. 

Tre opere molto diverse tra loro. Il collegamento Loppio-Busa, avviato dalla precedente Giunta Rossi, è in fase di realizzazione e si stima che nel 2023 possa venir ultimato lo scavo della galleria di Passo San Giovanni. La ciclovia del Garda è inserita in un progetto di mobilità sostenibile che coinvolge le tre regioni e che ha già visto, sulla riva Lombarda, un notevole successo grazie alla spettacolare ciclabile di Limone. La ferrovia, com'è noto, è invece solamente un'ipotesi, tra l'altro alternativa ad un altro progetto sostenuto dalla Lega in Veneto ed in Trentino: il tunnel del Baldo. A queste tre "grandi opere" se ne aggiunge una minore: la rotatoria a Linfano, per la quale attualmente è stato avviato il progetto definitivo ed entro la fine del 2021 sarà avviato l'esecutivo.

Collegamento stradale Passo San Giovanni - Località Cretaccio

L'intervento complessivo dell'opera è pari a 136.045.750,65 euro in totale, ed è suddiviso in più parti funzionalmente autonome. 
Attualmente sono in corso i lavori per l'unità funzionale 2, ovvero la galleria da Passo San Giovanni alla Maza: lo scavo realizzato fino ad oggi è pari a circa 570 metri di galleria stradale e 620 metri di cunicolo di emergenza; si stima che l’ultimazione dei lavori slitti ai primi mesi del 2023 per aspetti collegati al Covid 19, nonché per un imprevisto geologico in corso di soluzione e per alcune migliorie tecniche fra cui una variante che riguarda la revisione dell’intersezione a rotatoria al Passo di San Giovanni che, in conseguenza dell'intervento previsto fra il passo e Mori, sarà sviluppata a due livelli invece che a raso. A breve si inizierà con lo scavo in galleria a sud, sul lato Maza. L'unità funzionale 3, che corrisponde al collegamento Linfano - Cretaccio, è in fase di progetto preliminare; si prevede il completamento della progettazione entro un anno e la realizzazione in due anni, in linea con il completamento della galleria.

Ciclovia del Garda

Un tracciato complessivo di 140 chilometri attorno alle sponde del lago di Garda e un importo complessivo di 194,4 milioni di euro sono le cifre che caratterizzano la Ciclovia. Per la realizzazione di quest'opera è stato sottoscritto un preciso protocollo di intesa fra lo Stato e le Regioni coinvolte. Il tracciato sul territorio Trentino si sviluppa per circa 15 chilometri, per un importo stimato di 44,4 milioni di euro, di cui 28,8 già finanziati, in parte dalla Provincia, in parte dalla Comunità Alto Garda e Ledro ed in parte dallo Stato. Il lotto considerato prioritario è l'unità funzionale 1, da Riva del Garda alla Galleria Orione. 

Tratto ovest 5,3 chilometri:

  • UF1 da Riva del Garda a G. di Orione (1,506 km) suddiviso a sua volta in tre lotti: UF1.1 da Riva al sottopasso Ponale, i lavori sono in corso e verranno ultimati entro l'estate, l'importo è di 1,425 milioni di euro; UF1.2 dal sottopasso Ponale alla Galleria di Orione è in fase di progettazione esecutiva, l'importo stimato dell'intervento è di 8,5 milioni di euro; UF1.3 sono in corso interventi di consolidamento e demolizione in parete che si concluderanno a breve, entro la primavera, per un importo di 900 mila euro. 
  • UF2 da G. di Orione a G. dei Titani (0,957 km): è in corso il progetto di fattibilità, l'importo stimato dell'intervento è di 5,88 milioni di euro, si prevede un passaggio sul vecchio ponte in corrispondenza del "porto del Ponale", interposto a tratti in nuove gallerie per superare la zona della “Casa della trota”, a quota inferiore rispetto al sedime della statale 45bis.
  • UF3: da G. dei Titani al confine (2,832 km): suddivisa in 4 sotto unità funzionali di cui, un tratto in prossimità del confine in fase di progettazione definitiva, mentre gli altri tre in fase di fattibilità tecnico ed economica.

Tratto est 5,1 chilometri:

  • UF14: dal confine a Tempesta (0,922 km); UF15: da Tempesta a Corno di Bo’ (1,821 km); UF16: da Corno di Bo’ alla Fraglia della Vela (1,636 km); UF17: dalla Fraglia della Vela a Torbole (0,727 km).

Tratto nord 5 chilometri:

  • UF18: interno ai centri abitati di Torbole, Riva del Garda, Arco.

Da segnalare anche i lavori di somma urgenza effettuati fra la primavera e l'estate 2020, per un importo di 644.324,62, per la messa in sicurezza provvisoria del monte Brione al fine di consentire l’apertura per la stagione estiva 2020 del percorso ciclopedonale in località Baia Azzurra.

Studio di fattibilità sul collegamento ferroviario Rovereto – Riva del Garda

In uno degli ultimi incontri, la Giunta provinciale ha dato il via libera a uno schema di convenzione con Rete ferroviaria Italiana Spa, per uno studio di fattibilità sul collegamento ferroviario. Uno degli elementi di partenza per lo svolgimento degli studi previsti è rappresentato dalle tre proposte scaturite dal concorso di idee indetto a suo tempo dalla Provincia autonoma nell’ambito del progetto Metroland. Nel dettaglio si procederà con uno studio di trasporto, finalizzato sia alla valutazione dei prevedibili effetti sulla mobilità intercomunale che potranno prodursi nell’area, anche per effetto del futuro riassetto dei servizi ferroviari (modello di esercizio), sia alla valutazione di opportuni indicatori da utilizzarsi nell’ambito della preliminare analisi di redditività dell’investimento. Quindi si procederà con un'analisi dettagliata per individuare la migliore fra le alternative esaminate sulla quale procedere con l'analisi costi benefici.
I tempi per la realizzazione dello studio sono stati stimati da RFI in massimo 270 giorni. Le risorse impegnate dalla Provincia sono pari a euro 35.000 euro. L'ipotesi su cui si sta lavorando è quella di una ferrovia che abbia carattere sovranazionale e sia a scartamento ordinario, che consenta dunque scambio merci e vagoni diretto con la linea del Brennero.

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