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Fugatti allontana (per ora) il super Green pass: "In Trentino è un tema che non si pone"

La priorità resta quella di portare a termine la stagione turistica invernale: "Limitazioni solo se necessarie per tenere aperto"

Maurizio Fugatti allontana l'idea di un green pass (o super green pass) solo per vaccinati e guariti, ma si dice preoccupato per la situazione epidemiologica ormai al limite in alcune zone vicine al Trentino (soprattutto l'Alto Adige, a un passo dalla zona gialla). L'obiettivo principale però, è quello di restare aperti per garantire una stagione invernale il più normale possibile, dopo lo stop imposto nell'ultimo inverno.

Il presidente della Provincia autonoma di Trento è intervenuto nel pomeriggio di martedì 16 novembre a SkyTg24. Primo argomento sul tavolo, proprio la restrizione del green pass solo a chi si è vaccinato (come ad esempio chiede il presidente altoatesino Arno Kompatscher): "Vedo che qualche realtà dove la situazione è peggiorata lo chiede - dice Fugatti riferendosi alla provincia di Bolzano -, ma sarà valutato sulla base delle condizioni epidemiologiche. In Trentino al momento la situazione è sotto controllo e di questo oggi non ci preoccupiamo. Ma non possiamo non vedere che altre realtà, a causa delle persone non vaccinate, hanno una situazione in via di peggioramento. Guardiamo a queste situazioni con preoccupazione e con prudenza" aggiunge il presidente.

E per quanto riguarda il lockdown dei non vaccinati, cioè una norma sulla falsariga di quella recentemente entrata in vigore in Austria, Fugatti glissa: "Con il Covid abbiamo imparato che libri scritti non ce ne sono e dobbiamo essere sempre molto prudenti. Ma stante la situazione di oggi sul territorio trentino, questo è un tema che non si pone". Ma questo non significa che non si stiano studiando delle restrizioni esclusivamente per i non vaccinati: "Dipenderà anche qui dalla situazione epidemilogica. Il tema sarà portato alla conferenza Stato-Regioni perché di fronte ad una situazione che si dovesse aggravare, sarebbe necessario parlarne". Insomma, come ribadisce il presidente, "non è un'eventualità che mi sento di escludere, ma che oggi non è necessaria".

Il pensiero va anche alla stagione sciistica ormai alle porte: l'obiettivo fondamentale è quello di fare tutto il possibile per garantire l'apertura di impianti, piste e strutture ricettive. E allora, se le limitazioni per i non vaccinati dovessero rendersi necessarie per per tenere aperto, "le guarderemmo con interesse" dice Fugatti. Anche perché, portare a termine la stagione turistica invernale diventa centrale soprattutto da un punto di vista economico: "Per noi sarebbe un disastro passare un inverno come quello dello scorso anno" conclude il presidente.

L'intervista

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