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Solidarietà

Associazione trentina fibrosi cistica dona 50mila euro per la ricerca

Gli studi sulla fibrosi cistica di FFC ricerca grazie alla sensibilità dei volontari, della community e di Francesco Moser, da tempo testimonial per la causa

Cinquantamila euro per la ricerca. È quanto è stato donato nel pomeriggio di giovedì 20 ottobre, al Maso Warth di Trento, al presidente della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica, Matteo Marzotto, dalla presidente dell'associazione Trentina Fibrosi Cistica, Bruna Cainelli.

Una generosa donazione, destinata al finanziamento di un importante progetto di ricerca scientifica (FFC#12/2022 in ricordo del professor Gianni Mastella, co-fondatore FFC Ricerca) promosso dalla fondazione per la ricerca sulla Fibrosi Cistica, riconosciuta dal Ministero dell'Università e della Ricerca come ente promotore dell'attività di ricerca sulla fibrosi cistica.

Alla guida di un team di 6 ricercatori, Anna Silvia Pistocchi del Dipartimento di Biotecnologie Mediche e Medicina Traslazionale - Biometra, Università degli Studi di Milano, che ha già sviluppato una
miscela di quattro batteriofagi (virus che infettano specifici batteri), chiamata CK4, in grado di trattare le infezioni da Pseudomonas aeruginosa nel pesce zebra (o zebrafish), usato come modello sperimentale di fibrosi cistica. I ricercatori hanno inoltre dimostrato che i batteriofagi generano un’azione antinfiammatoria sia in zebrafish sia in cellule umane FC con mutazione F508del a carico di CFTR.

L'impegno dell'associazione trentina trova motivazione in una storia di vita vissuta che inizia nel 1983 quando nasce Francesco, al quale viene diagnosticata la fibrosi cistica. I suoi genitori, Bruna Cainelli e Marco Pelz, fanno presto conoscenza del professor Gianni Mastella, direttore scientifico della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica, di cui decidono di sostenere le attività di ricerca.

Racconta Bruna: "Nel 2001 siamo diventati Delegazione FFC Ricerca e, per fare tesoro della particolarità della provincia di Trento, nel 2005 abbiamo costituito con altri genitori e amici l’Associazione Trentina Fibrosi Cistica Onlus». Un punto di riferimento per i pazienti e le loro famiglie, per promuovere la conoscenza della fibrosi cistica, la malattia genetica grave più diffusa in Europa, senza ancora una cura risolutiva; sostenere l’assistenza medica sul territorio e in particolare nel Centro Provinciale di Supporto per la cura della fibrosi cistica presso la Pediatria dell’ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto.

Soprattutto sostenere la ricerca scientifica "che è l’unica risorsa da cui potrà venire la soluzione definitiva alla malattia» conclude Bruna. 'Il nostro grazie va a Francesco Pelz, che nel tempo è diventato un caro amico - dichiara Matteo Marzotto, presidente FFC Ricerca - E ai suoi genitori, Bruna e Marco, di cui ammiro la forza e la tenacia. Dal 2011 a oggi sono riusciti con i soci e volontari dell’Associazione Trentina a destinare oltre 300 mila euro in ben 23 progetti di ricerca sulla fibrosi cistica, dando, insieme ai campioni di sport e vita Francesco Moser e Gilberto Simoni, un contributo concreto al miglioramento della qualità e durata di vita dei malati. Obiettivo comune è di trovare la cura per le oltre 2000 mutazioni del gene che causa la FC, molte ancora orfane di terapia: una Cura per tutti”.

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