Lago di Garda, 100 uomini e 20 unità navali in azione per testare l'attività di soccorso

Un'esercitazione coordinata dalla guardia costiera che ha visto impegnate tutte le risorse di soccorso presenti lungo le coste del più grande lago d’Italia: più di 100 persone, 20 unità navali, un elicottero e sette diversi scenari da affrontare. 

È successo mercoledì 16 marzo sul lago di Garda. La simulazione ha riguardato un'improvvisa e violenta perturbazione che ha attraversato il lago da nord verso sud. In azione cinque unità della guardia costiera di Salò, le unità navali dei vigili del fuoco di Riva del Garda, Bardolino e Salò, la polizia di Stato di Peschiera, i carabinieri di Torri, la guardia di finanza di Salò, la Croce rossa italiana di Bardolino.

Gli scenari, tutti realistici, per l’impiego di simulanti delle varie protezioni civili presenti sul lago, hanno visto il recupero di un windsurfista a Torbole, una persona con sup a Limone, due unità da diporto alla deriva tra Garda e Desenzano, l'incendio a bordo di un traghetto, un infartuato, persone in acqua e, in ultimo, l’evacuazione effettiva di 20 passeggeri della protezione civile di Garda.

Impiegato anche un elicottero della guardia costiera di Sarzana nella ricerca di un windsurfista non rientrato dall’attività sportiva iniziata nella prima mattinata dalla località Campione del litorale bresciano. Dopo avere intercettato il manichino (appositamente lasciato alla deriva da una motovedetta nella prima mattinata), dal velivolo della guardia costiera è stato eseguito il lancio del soccorritore marittimo, che ha poi provveduto al recupero a bordo mediante operazione di verricellamento.

L’attività, di fondamentale importanza per testare il dispositivo Sar (search and rescue, ovvero ricerche e salvataggi), è servita a consolidare la sinergia tra i vari enti che, sotto il coordinamento della guardia costiera, si sono addestrati, ognuno per le specifiche competenze, a rendere efficiente ed efficace l’attività di soccorso e pronto intervento sul lago di Garda.