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Agricoltura

Emergenze fitosanitarie in Trentino, la situazione

Scopazzi del melo, colpo di fuoco, flavescenza dorata, Drosophila suzukii e cimice asiatica: sono le principali minacce alle colture trentine

Scopazzi del melo, colpo di fuoco, flavescenza dorata, Drosophila suzukii e cimice asiatica. Sono le principali emergenze fitosanitarie che minacciano le colture trentine. Si verificano quando un patogeno delle piante si sviluppa in forma epidemica e possono causare danni di notevole entità anche a interi Paesi o continenti.

La situazione è stata illustrata giovedì 3 marzo dalla fondazione Edmund Mach che nel 2021 ha messo in campo attività di monitoraggio, sperimentazione e ricerca per fronteggiarle.

Scopazzi del melo

Il monitoraggio ufficiale è stato condotto su 216 ettari per un totale di 757.000 piante monitorate, di cui cinquemila risultate sintomatiche (lo 0,67%). La ricerca è impegnata in particolare nella valutazione del ruolo della cicalina Orientus ishidae, specie aliena da pochi anni presente in Trentino e potenziale vettore, nonché nel sequenziamento di ceppi di questo fitoplasma.

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Colpo di fuoco

Nel 2021 si è assistito a un indebolimento della virulenza della malattia, che nel 2020 aveva colpito soprattutto la Valsugana. Nell'ultimo anno sono state rilevate piante sintomatiche in 32 siti, prevalentemente riferibili a giovani impianti realizzati nello stesso periodo. L’attività di ricerca si occupa dello studio genetico del batterio patogeno Erwinia amylovora, del ruolo delle api nell’epidemiologia, della sensibilità dei diversi ceppi del batterio ai trattamenti con rame e della valutazione dell’impatto del microbioma dei fiori di melo sulla virulenza del batterio allo scopo di selezionare microrganismi per controllare la malattia.

Flavescenza dorata

Il monitoraggio dell’insetto vettore Scaphoideus titanus ha rilevato popolazioni importanti e diffuse, in significativo aumento. L'estirpo delle piante colpite è fondamentale, spiegano dalla fondazione. L’attività di ricerca spazia dalla messa a punto della tecnica della confusione vibrazionale per il controllo del vettore al sequenziamento del genoma completo del patogeno, dalla verifica del ruolo di piante spontanee e infestanti quali potenziali serbatoi di inoculo fino allo studio del ruolo di cicaline diverse da S. titanus come possibili vettori.

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Flavescenza dorata (Ufficio stampa Pat)-2

Deperimento e moria del melo

Nel 2021 il fenomeno è riapparso prepotentemente. I primi sintomi si sono osservati alla ripresa vegetativa: le piante, in particolare Gala, presentavano profonde spaccature della corteccia del fusto. Su questo fronte la fondazione è impegnata a individuare le aree più soggette, indagando sulla base dei dati raccolti i fattori scatenanti rappresentati dal clima e dalle caratteristiche del terreno, nonché i fattori specifici.

Drosophila suzukii

Nell'ultimo anno le infestazioni sulle colture sensibili sono state molto contenute. È in corso una campagna di monitoraggio e rilascio del parassitoide G. brasiliensis. Le vespine sono state rilasciate in 12 siti provinciali e 36 nazionali. Nel 2022 sono in programma rilasci su 20 siti provinciali e 170 nazionali. L’identificazione di alcuni tra i primi individui emersi conferma l’avvenuto insediamento del parassitoide a seguito delle introduzioni.

Cimice asiatica

Nel corso del 2021 (il secondo anno di rilascio in Trentino) è stato lanciato il parassitoide Trissolcus japonicus (“vespa samurai”) in 41 siti provinciali. Nel frattempo è stato condotto un monitoraggio che ha confermato l’avvenuto insediamento degli individui rilasciati nel 2020. Nel 2022 sono in programma rilasci in 43 siti.

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Potenziali nuove specie invasive

Attività di monitoraggio e sperimentazione sono in corso per alcune nuove specie invasive, alcune delle quali potrebbero dar luogo a future emergenze. Tra queste si ricordano per il melo Venturia asperata, con sintomi simili alla ticchiolatura, e per la vite due insetti, Popillia japonica e Lycorma delicatula, e due patologie fungine, il marciume nero (Black rot) e l’agente di antracnosi della vite. Sono in corso indagini genetiche e fenotipiche mirate a identificare la relazione tra i patogeni e i meccanismi di resistenza della pianta.

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