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Solidarietà

Ucraina, c'è l'accordo sulla mozione del Consiglio provinciale contro la guerra

Dopo le polemiche di ieri, l'aula ha trovato un accordo sul testo che impegna la Giunta ad "attivare tutti gli strumenti possibili per garantire assistenza e aiuto ai profughi ucraini"

Dopo le polemiche tra consiglieri di minoranza e maggioranza e una mattinata di lavori tra capigruppo, mercoledì 9 marzo il Consiglio provinciale di Trento ha raggiunto un accordo sul testo della mozione proposta lo scorso 24 febbraio, subito dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, dalla dem Sara Ferrari. La votazione avverrà nel pomeriggio.

La mozione sollecita il Governo italiano a dispiegare ogni risorsa per il superamento del conflitto armato in Ucraina e la ripresa del dialogo diplomatico.

Oltre due milioni di persone fuggite dall'Ucraina, domani l'ultima speranza di pace

"Di fronte ai molti cittadini in fuga deve dispiegarsi quella solidarietà concreta e immediata che già abbiamo sperimentato in altre circostanze belliche, come quelle siriane e afghane, anche attraverso strumenti di intervento come i cosiddetti corridoi umanitari o altre forme di assistenza, collaborazione e aiuto", si legge nella mozione.

I consiglieri impegnano in particolare la Giunta ad "attivare tutti gli strumenti possibili per garantire assistenza e aiuto ai profughi ucraini costretti a fuggire davanti all’avanzata russa, anche in collaborazione con le realtà associative trentine e ucraine presenti sul nostro territorio", nonché a "partecipare, laddove possibile, a tutte le più vaste azioni di solidarietà nazionale e internazionale, in favore di tutte le vittime di questa incredibile violenza che lacera il cuore stesso dell’Europa".

Sono quasi 600 i profughi ospitati ad oggi in Trentino

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