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Emergenza rifiuti, in Trentino si litiga sull'inceneritore

Dopo l'incendio alla discarica di Ischia Podetti, Fugatti rilancia l'idea di un impianto sul territorio. Marini (M5s): "Nocivo per la salute"

L'incendio divampato nel tardo pomeriggio di mercoledì 10 agosto nell’area della discarica di Ischia Podetti a Trento ha riportato al centro del dibattito trentino la possibilità di costruire anche sul nostro territorio un termovalorizzatore. In altre parole: un inceneritore di rifiuti. “Al di là di quanto accaduto l'altro giorno - ha detto il presidente della Provincia Maurizio Fugatti -, riteniamo centrale il tema della costruzione di un impianto sul nostro territorio”.

Da mesi il Trentino è alle prese con l'emergenza rifiuti: la discarica di Ischia Podetti a Trento è esaurita da tempo e la temporanea riapertura dei siti di Imer e Monclassico ha solo tamponato la situazione. La nostra provincia conferisce anche una parte dei propri rifiuti al di fuori del territorio (al termovalorizzatore di Bolzano e in impianti di recupero fuori dal Trentino), ma ciò non è comunque sufficiente a soddisfarne il fabbisogno.

A giugno il vicepresidente della Provincia nonché assessore all'Ambiente Mario Tonina aveva parlato di due opzioni: “Si tratta di scegliere tra la realizzazione di un impianto di gassificazione o il conferimento fuori provincia di 55-60mila tonnellate di rifiuti con costi a carico dei cittadini”. Secondo quanto lasciato intendere da Tonina, l'università di Trento è già al lavoro e a ottobre dovrebbe fornire alla Provincia uno studio circa la possibilità di realizzare in Trentino un gassificatore (un'alternativa all'inceneritore).

“Cercheremo sicuramente di conferire fuori provincia una parte dei rifiuti - ha assicurato in questi giorni Fugatti - però credo che per il Trentino sia giunto il momento di diventare artefice del proprio futuro anche nel campo dei rifiuti”.

La proposta dell'inceneritore è stata però subito attaccata dal consigliere di minoranza del Movimento cinque stelle Alex Marini. “È inaccettabile che il presidente della Provincia utilizzi l'incendio alla discarica di Ischia Podetti, evento potenzialmente di natura criminale, per rilanciare la proposta di costruire un inceneritore in Trentino - ha detto il pentastellato trentino -. Un inceneritore trasformerebbe la questione della gestione dei rifiuti in un problema sanitario, con i nanoparticolati emessi che andrebbero a incidere sulla salute dei cittadini”.

Per Marini la soluzione all'emergenza rifiuti in Trentino sta piuttosto nel potenziamento della raccolta differenziata e dei sistemi di riciclo. Un inceneritore - sostiene Marini - “creerebbe incentivi economici a produrre rifiuti indifferenziati per avere più materiale da bruciare. Fugatti e la sua maggioranza sono da tempo impegnati per trovare un modo per far passare la costruzione dell'inceneritore oppure per utilizzare una struttura già esistente, ad esempio i forni del cementificio di Sarche. Ora l'evento delittuoso avvenuto a Ischia Podetti dà loro la possibilità di sdoganare i loro progetti”.

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