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Emergenza idrica, a Vallelaghi gli orti si irrigano a giorni alterni

Nel frattempo il governo si accinge a dichiarare lo stato di emergenza per gestire la crisi e sostenere le aziende agricole

Accanto alla decisione in vigore da martedì 21 giugno del Comune di Ronzo Chienis di sospendere la fornitura di acqua potabile dalle 23 alle 6 fino a quando necessario, è arrivata anche l'ordinanza del Comune di Vallelaghi per l'irrigazione degli orti. 

Per far fronte all'emergenza idrica in corso, nelle frazioni di Lon e Ciago sarà possibile irrigare gli orti solamente a giorni alterni e solo dalle 19 alle 20: nei giorni pari per le abitazioni con numero civico pari e nei giorni dispari per le abitazioni con numero civico dispari. "Invitiamo comunque tutta la popolazione - aggiungono dal Comune - a utilizzare con molta parsimonia e per lo stretto necessario l'acqua potabile".

L'ordinanza, firmata dal sindaco Miori Lorenzo, prevede sanzioni amministrative da un minimo di 50 a un massimo di 500 euro per i trasgressori. "La scarsa portata delle sorgenti che alimentano l’acquedotto potabile - si legge nell'ordinanza - e un uso improprio e non corretto dell’acqua possono causare condizioni di vera e propria crisi idrica".

Situazione drammatica in tutta Italia

La situazione è drammatica in tutta Italia. A Pontelungo (Bologna) la portata del Po è sotto il minimo storico di 320 metri cubi al secondo a fronte di una media a giugno di 1400-2000. Il distretto del Po e l’Appennino centrale sono le due zone del Paese in maggiore sofferenza, ma è la Sicilia la regione italiana a maggiore rischio desertificazione. 

Tutto - spiega Andrea Maggiolo su Today - sembra andare nella direzione della dichiarazione dello stato di emergenza da parte del governo, probabilmente la prossima settimana, quando la Protezione civile avrà raccolto tutti i dati tecnici e sarà in grado di proporre un piano ponderato all'esecutivo.

Lo stato di emergenza servirà più che altro a garantire risorse utili a gestire la crisi e a sostenere le aziende agricole. La dichiarazione, che sarà territoriale e dovrebbe riguardare le regioni del bacino del Po a cui va aggiunta l’Umbria, conferisce al dipartimento della Protezione civile poteri speciali (razionamenti in primis) e una dotazione finanziaria (necessaria ad esempio per mandare l’acqua con le autobotti dove c’è necessità).

L'irrigazione è essenziale in questi giorni, perché molte colture stanno arrivando a maturazione e hanno bisogno di una grande quantità di acqua: i prossimi 10 giorni saranno decisivi per salvare almeno il primo raccolto dell’estate.

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