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Due anni fa il primo paziente covid. I sanitari di Trento: "Non ci siamo mai tirati indietro"

Le parole del personale del reparto di malattie infettive del Santa Chiara di Trento e il grazie "ai nostri malati che ci hanno sempre sostenuti"

Esattamente due anni fa, il 2 marzo 2020, nell'ospedale Santa Chiara di Trento veniva ricoverato il primo paziente affetto da coronavirus. Un momento che ha sconvolto la vita del reparto di malattie infettive. “Dopo due anni siamo ancora qui - scrivono oggi, mercoledì 2 marzo 2022, i sanitari di quel reparto -. Ma siamo diversi, più consapevoli. Conosciamo il virus e sappiamo come tenerlo a bada grazie ai vaccini”.

L'entrata per i pazienti covid al Santa Chiara di Trento-2

“La nostra lotta non è finita, però oggi è doveroso fermarci un attimo. Per ricordare chi ha perso la sua battaglia - scrivono -. Per ringraziare tutti quelli che oggi, come allora, si prendono cura di chi è ricoverato in ospedale per covid”. Colleghi venuti in soccorso da altri reparti, ma anche colleghi che “per forza maggiore ci hanno lasciti per altre realtà”.

Quel 2 marzo 2020 la vita del reparto di malattie infettive “ha smesso di procedere secondo il ritmo che eravamo soliti conoscere. Tanti i sentimenti, le reazioni, l'incredulità, ma dopo i primi giorni di preoccupazioni, ansia e paura non ci siamo mai tirati indietro”.

Massimiliano Lanzafame è il nuovo direttore di malattie infettive

Grazie a tutti i sanitari-2

“Ogni volta che i numeri calavano - ricorda oggi il reparto - speravamo nella fine. Abbiamo sempre accolto i pazienti covid anche nei momenti di pseudo normalità. Ora che nuovamente i numeri calano e speriamo si vada davvero verso la fine, accogliamo le nuove leve e teniamo fisso il nostro obiettivo: la cura e la sicurezza dei nostri pazienti”. Proprio a loro va il ringraziamento del personale del Santa Chiara. Un grazie per “le loro tante dimostrazioni di stima, gratitudine e affetto”.

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