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Stagione sciistica in crisi, chiusi gli impianti almeno fino al 24 novembre

Nel nuovo Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte e dal ministro della Salute, Roberto Speranza, sono finiti anche gli impianti sciistici

Il nuovo Dpcm (Decreto del presidente del Consiglio dei ministri), quello firmato nella notte tra sabato 24 e domenica 25 ottobre a solo una settimana di distanza dal precedente, restringe ancora di più le attività extra lavorative e scolastiche di tutta Italia. 

I picchi di contagio che hanno interessato tutta la Penisola, hanno fatto scattare durante la settimana del 19 ottobre misure più restrittive da parte dei governatori di alcune regioni. La pressione su palazzo Chigi è stata tale da non permettere di arrivare al 14 novembre con le misure varate il 18 ottobre. Nel nuovo Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte e dal ministro della Salute, Roberto Speranza, sono finiti anche gli impianti sciistici. 

Sotto l'articolo 1 «Misure urgenti di contenimento del contagio sull'intero territorio nazionale» del Decreto, al punto mm) di pagina 10 si precisa che:

«sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici; gli stessi possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e/o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali ed internazionali o lo svolgimento di tali competizioni. Gli impianti sono aperti agli sciatori amatoriali solo subordinatamente all'adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico-scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti»

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