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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Dopo cinque anni torna a Trento il Dolomiti pride

Parte il percorso di avvicinamento di Arcigay del Trentino all'appuntamento del 2023

“Dopo una pausa di cinque anni crediamo che i tempi siano maturi per portare una grande mobilitazione che attraversi nuovamente le vie della nostra città con il Dolomiti pride 2023”. Ad annunciarlo è Arcigay del Trentino, la principale associazione per i diritti Lgbti+ attiva sul territorio, proprio nel mese del “pride”, dedicato alle persone gay, lesbiche, bisessuali, transessuali, asessuali, intersessuali e queer. Un modo per rivendicare diritti non ancora acquisiti e legislazioni meno discriminatorie, più inclusive.

Il 9 giugno 2018 diecimila persone si riversarono per le strade di Trento per il primo Dolomiti pride. Non mancarono certo le polemiche, in primis quelle legate alla decisione dell’allora presidente della Provincia Ugo Rossi (oggi consigliere di minoranza). Ma l’evento fu comunque un successo.

Forti di quell’esperienza, ora si lavora per il percorso di avvicinamento all’evento del 2023. “Nell’anno record (il 2022, ndr) per numero di pride organizzati in Italia (ad oggi 47), come comunità Lgbti+ del Trentino - afferma Shamar Droghetti, presidente di Arcigay del Trentino - sentiamo ancora più urgente la necessità di riportare il pride sul nostro territorio. Nel post pandemia che ci ha visti coinvolti in prima persona per rilanciare l’offerta socio-culturale a tematica Lgbti+ sul territorio con una rassegna di film e l’ottava edizione di Liberi e libere di essere, pensiamo che i tempi siano maturi per avviare il percorso per portare una grande mobilitazione che attraversi le vie della nostra città”.

A luglio - spiega Droghetti - si terrà la prima assemblea aperta per far partire la macchina organizzativa: “La sfida è realizzare un percorso collettivo il più possibile ampio e inclusivo, che coinvolga le reti associative e i movimenti di tutto il territorio, dalle valli alle città. Un anno di tempo per permetterci di riannodare i fili dietro un progetto politico trasversale che sappia tenere al suo interno le varie istanze e sensibilità del movimento”.

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