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Dolomiti Superski, Varallo: "Siamo ottimisti, ma serve collaborazione col governo"

A poche settimane dal via alla stagione sciistica parla il presidente del comprensorio: "Lo scorso anno pur stando fermi abbiamo speso l'80% del budget"

Si avvicina la riapertura degli impianti sciistici per il compresorio del Dolomiti Superski. La prossima stagione invernale si aprirà il 27 novembre con alcuni impianti, per poi arrivare all'apertura ufficiale del 4 dicembre, poco prima della festa dell'Immacolata. Il comprensorio si presenta con 12 impianti rinnovati, ma le novità come prevedibile riguardano anche gli sciatori: per accedere alle piste infatti sarà obbligatorio il green pass. In una lunga intervista all'agenzia Ansa, il presidente dell'ente Dolomiti Superski, Andy Varallo, ha confermato come questa debba essere la stagione del riscatto dopo gli stop imposti dalla pandemia.

"Ripartiamo, come sempre, con le campagne di informazione, con i cannoni sparaneve pronti ad entrare in servizio appena il meteo lo consentirà. Quest'anno siamo ottimisti perché il governo ha confermato l'apertura degli impianti". Varallo si è detto fiducioso che la stagione si svolgerà senza interruzioni e accoglie positivamente l'uso della certificazione verde, a patto che si evitino "eccessive code e controlli ripetuti. Assieme al governo e alle istituzioni - ha aggiunto Varallo - dobbiamo definire un sistema di controllo che non vada a pesare sulle procedure operative e tantomeno sull'utente che si vuole godere le sue vacanze". Una soluzione allora potrebbe essere quella del controllo in fase di emissione dello skipass (per cui viene caldeggiato l'acquisto online).

Ma quanto ha pesato lo stop dello scorso inverno quando si pensava di poter ripartire e poi è stato tutto bloccato? "Le piste e gli impianti sono sempre stati tenuti in condizioni di poter entrare in servizio, avevamo addirittura previsto un monitoraggio costante dei flussi ai singoli impianti e la disinfezione delle cabine che poi sono invece rimaste ferme. Dolomiti Superski ha comunque speso quasi l'80% del budget di una normale stagione". Varallo ha anche ricordato i "tanti collaboratori messi in cassa integrazione, cosa inimmaginabile prima nel nostro settore". Intanto, a breve sarà attivata la piattaforma per accedere ai 430 milioni di euro di ristori annunciati dal governo, che comunque, secondo le previsioni, "potranno arrivare fino al 49% del fatturato da skipass".

Spiragli di futuro invece sono arrivati dalla stagione estiva, con la montagna che sembra appassionare anche in questo periodo: "Parliamo di un 16% in più rispetto alla stagione estiva precedente e siamo tra -5% e pareggio rispetto alle stagioni pre Covid" ha spiegato Varallo. Un trend che va di pari passo con l'utilizzo di seggiovie e funivie come mezzo di trasporto sostenibile durante la stagione estiva: "D'inverno i nostri impianti hanno ovviamente uno scopo ludico-sportivo, mentre d'estate possono essere utilizzati come mezzo di trasporto. Possono infatti dare il loro contributo alla sostenibilità e contribuire a preservare questo patrimonio dolomitico dell'Unesco" conferma il presidente del comprensorio. Secondo Varallo, "lo sviluppo sostenibile in montagna è doveroso. Servono però risorse che ovviamente non devono arrivare solo dal governo, ma anche dai fondi europei".

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