rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Siria

"War is not over", il docufilm del giornalista trentino Ivan Grozny Compasso sulla guerra all'Isis

Dal 2014 a 2021 sono stati numerosi i viaggi compiuti da Compasso tra Siria, Iraq, Turchia, Balcani e Libano. Nel novembre 2014 è stato tra i pochi reporter al mondo che riesce ad entrare (e a uscire) a Kobane e a testimoniare in prima persona la resistenza curda all’assedio portato dall’Isis

"No, la guerra non è finita", afferma il portavoce di Sdf al termine del film "War is not over" del giornalista e documentarista trentino Ivan Grozny Compasso. Una frase che pronuncia in una base militare sul confine tra Siria e Turchia. Siamo a fine 2021, a poche settimane dell’assedio di Hassake che ha visto i combattenti curdi difendere i civili dall’attacco di cellule Isis che volevano liberare i loro compagni, prigionieri in un carcere nel cuore della città.

La guerra non è finita per chi abita nel nord della Siria, attaccato anche dalle forze armate turche oltre che da mercenari Daesh. Costretti a fuggire dalle loro case, trovano riparo in campi profughi di fortuna. Molti di coloro che li attaccano sono combattenti che arrivano dall’Europa, dove Isis ha lasciato una scia di sangue compiendo tremendi attentati. E la guerra non è finita per i tanti curdi che vivono in Turchia del sud. Civili attaccati in un Paese dove la guerra non dovrebbe esserci. Neppure per gli Ezidi nel nord dell’Iraq, la guerra è finita. Massacrati prima da Daesh e ora perseguitati per la loro idea di società che li accomuna alla battaglia dei curdi del Rojava: entrambi coltivano il sogno di una società paritaria e giusta, inseguono il sogno del “Confederalismo democratico”. E c’è chi da tutto questo fugge. C’è chi sceglie la cosiddetta rotta balcanica, chi riparo in Libano.

Solo in pochi ce la fanno. Dal 2014 a 2021 sono stati numerosi i viaggi compiuti da Ivan Grozny Compasso tra Siria, Iraq, Turchia, Balcani e Libano. Nel novembre 2014 è stato tra i pochi reporter al mondo che riesce ad entrare (e a uscire) a Kobane e a testimoniare in prima persona la resistenza curda all’assedio portato dall’Isis. Esperienza raccontata nel libro “Kobane Dentro”, edito da Agenzia X. Numerosi i reportage prodotti per diverse testate, anche internazionali, durante questi viaggi. Il film “War is not Over” è il sunto di esperienze, incontri, km percorsi in un territorio che va al di là del teatro del conflitto. L’intento è quello di mostrare quanto i tentacoli della guerra si propagano al di là di ogni confine.

War is not over - docufilm di Ivan Grozny Compasso-2

Questo film ha il patrocinio di Amnesty International Italia ed è stato reso possibile grazie al contributo del Comune di Padova, in collaborazione con Articolo 21. La prima si terrà a Padova al Cinema Porto Astra, nella sala cinematografica comunale Fronte del Porto, in via Santa Maria Assunta 20, il 28 maggio alle h. 21. Nato a Trento ma padovano d’adozione, Ivan Grozny Compasso è giornalista e documentarista, Al centro dei suoi reportage che ha pubblicato per diverse testate e dei suoi progetti cinematografici ci sono temi internazionali, affrontati nei suoi viaggi dall’America latina al Medio Oriente. È uno dei pochissimi reporter al mondo ad essere entrato nella Kobane
assediata dall’Isis e ad esserne uscito per raccontarla nel libro “Kobane Dentro” (2015). Nell’anno e mezzo precedente si trovava in Brasile, dove ha seguito le tensioni prima dei Mondiali di Rio e ha prodotto il documentario “Fora da Copa” (2014). Nella sua filmografia anche “Puzzlestan” (2015), che ripercorre i primi viaggi tra Rojava e Iraq del Nord e “Altezza Cuore”, girato con lo scrittore triestino Pino Roveredo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"War is not over", il docufilm del giornalista trentino Ivan Grozny Compasso sulla guerra all'Isis

TrentoToday è in caricamento