Anoressia e bulimia sono la prima causa di morte tra gli adolescenti

I disturbi alimentari, nello specifico anoressia e bulimia, sono la prima causa di morte tra gli adolescenti. In Italia ne soffrono 2 milioni e 665 mila adolescenti: hanno problemi con il cibo, il proprio peso e l'immagine corporea di se stessi. Una situazione aggravata dalle difficoltà legate all’emergenza covid.

Il dato più preoccupante è che solo il 10% di queste ragazze e ragazzi riesce a chiedere aiuto. Non solo: chi supera la paura e si confida lo fa in media dopo tre anni dai primi sintomi. 

Un fenomeno da cui il Trentino non è certo immune. Per questo, in occasione della giornata nazionale del fiocchetto lilla sui disturbi del comportamento alimentare, in calendario martedì 15 marzo, il Comune di Trento ha deciso di aderire alla campagna "Never give up": "non arrendersi mai". L'iniziativa è promossa dal 2014 dall'omonima associazione impegnata nella sensibilizzazione, prevenzione, trattamento e ricerca sui disturbi dell’alimentazione.

Per tutta la giornata sono in calendario eventi e testimonianze. In particolare, dalle 11 alle 16 l'associazione Arca, impegnata dal 1996 nel sostegno alle famiglie contro i disturbi alimentari, aprirà la propria sede in via fratelli Bronzetti 29 a Trento "per far uscire dal silenzio l’anoressia e la bulimia".

Alle 17 poi, a palazzo Geremia, si terrà l'incontro pubblico "Emozioni allo specchio" coordinato da Eleonora Stenico. Tra i relatori, Aldo Genovese, responsabile del centro per i disturbi alimentari che parlerà di pandemia, Ada Rizzo, scrittrice che presenterà il suo nuovo libro “Iris, ali di vetro” e Martina Wegher, studentessa, che racconterà la propria esperienza.

Per tutta la giornata la fontana del Nettuno si illuminerà di lilla.