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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Stop a discoteche e sale da ballo. Ambrosi (FdI): “Salviamo il settore: esenzione Imsi per tutto il 2022”

La consigliera propone di aiutare con un'esenzione le realtà che dovranno fare i conti con le conseguenze che le chiusure porteranno

Discoteche e sale da ballo chiuse, la consigliera Alessia Ambrosi di Fratelli d'Italia propone di aiutare queste realtà con un'esenzione Imis, per contrastare le conseguenze che quest'altra brusca frenata voluta dal governo e che rientra nelle direttive anti-contagio, porterà. Con il decreto Natale, è stato stabilito che fino alla cessazione dello stato di emergenza, si prevede l’estensione dell’obbligo di Green Pass rafforzato alla ristorazione per il consumo anche al banco. Mentre, fino al 31 gennaio 2022 sono vietati gli eventi, le feste e i concerti, comunque denominati, che implichino assembramenti in spazi all’aperto; saranno chiuse le sale da ballo, discoteche e locali assimilati, dove si svolgono eventi, concerti o feste comunque denominati, aperti al pubblico.

"Lo stop a discoteche e sale da ballo, che potrebbe protrarsi per l’intera stagione invernale, è un duro colpo per un settore già fortemente penalizzato in questi due anni di pandemia - afferma Ambrosi -. La salute pubblica viene certamente in primis, ma è doveroso tener conto di queste attività che in Italia generano lavoro per circa 100mila addetti, inclusi i contratti stagionali e a chiamata. Per supportare discoteche e sale da ballo, durante la discussione della Legge finanziaria in Consiglio provinciale, avevo presentato un emendamento volto ad esentare questi esercizi dal pagamento dell’IMIS per il 2022 (oltre a cinema, teatri e sale per concerti). La mia proposta non è stata accolta, ma la Giunta, consapevole della problematica, si è impegnata ad approvarla a luglio in sede di Assestamento di bilancio. Auspico anche che a questo provvedimento vadano ad affiancarsi interventi strutturali a favore di un comparto che avrà ancora grossi problemi nel ritorno alla normalità. Dopo due anni di lavoro a singhiozzo si stima che il 30% di discoteche e sale da ballo abbia chiuso definitivamente; non possiamo permettere che questo importante settore economico vada a scomparire". 

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