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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Discariche di Imer e Monclassico: quanti rifiuti ospiteranno e quando verranno chiuse

A Imer sono previste ottomila tonnellate di rifiuti entro il 30 giugno, a Monclassico 25mila entro il 30 ottobre. Si aggrava la situazione nella discarica di Ischia Podetti

La situazione discariche in Trentino è finita oggi, giovedì 28 aprile, sul tavolo della Terza commissione del Consiglio provinciale dove è arrivata una petizione popolare sulla riapertura della discarica di Imer, nel Primierio. Il sito per lo stoccaggio dei rifiuti è stato riaperto nei mesi scorsi assieme a quello di Monclassico, in val di Sole, in seguito all’esaurimento della discarica di Ischia Podetti a Trento, suscitando non poche proteste tra gli abitanti delle due valli.

La situazione nelle due discariche è stata illustrata dall’ingegner Fabio Berlanda, direttore dell’Agenzia per la depurazione: nella discarica di Imer è previsto il conferimento di ottomila tonnellate di rifiuti entro il 30 giugno (al 27 aprile ne sono state portate 3.750), mentre in quella di Monclassico ne sono previste 25mila entro il 30 ottobre (ad oggi si è arrivati a 14.655). Dopo quelle date le discariche chiuderanno e inizieranno i lavori di recupero.

“In attesa delle decisioni di programma del Piano rifiuti urbani - ha spiegato Berlanda -, con l’esaurimento di Ischia Podetti si sono dovute mettere in piedi soluzioni tampone che hanno previsto la riapertura delle uniche due discariche ancora autorizzate e sotto la capienza stabilita. Si è inoltre aumentato il trasferimento di rifiuti al termovalorizzatore di Bolzano (portandolo da 13mila a 15mila tonnellate, ndr) scelta che ha provocato un necessario aumento delle tariffe”.

Berlanda ha spiegato che nella cabina di regia sulla gestione rifiuti si è deciso di dare il via a un sistema di controllo sul modello elaborato dall’Istituto superiore per la protezione ambientale: nel caso si rilevasse la presenza di sostanze organiche nei rifiuti, questi non verranno portati in discarica. “I due siti - ha aggiunto - hanno l’autorizzazione integrata ambientale che permette di controllare acqua, aria e la stabilità del manufatto”.

È stato inoltre chiesto un incontro con i rappresentanti dei due comitati contrari al protocollo tra Comune e Provincia e si è aperto un confronto con un esperto indicato dai cittadini. I protocolli di Monclassico e Imer - ha ricordato Berlanda - prevedono la costituzione di un comitato paritetico con le amministrazioni comunali, l’Agenzia per la depurazione e l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (Appa). Proprio oggi è prevista la prima riunione a Dimaro, mentre a Imer l’incontro è stato fissato per il 3 maggio.

La situazione di Ischia Podetti: due lotti su tre deserti

Nel frattempo si aggrava la situazione nella discarica di Ischia Podetti a Trento. In vista della chiusura di Imer e Monclassico e in attesa della riapertura di Ischia Podetti dopo il suo allargamento, sono state bandite tre gare per portare 40mila tonnellate di rifiuto secco fuori provincia e bruciarlo in termovalorizzatori.

Ad oggi, però, su tre lotti ne è stato aggiudicato solo uno, quello da cinquemila tonnellate. A bruciare questi rifiuti trentini ci penserà l’inceneritore della Rea Dalmine spa, fuori Bergamo. Per le restanti 35mila tonnellate ancora si cerca una soluzione.

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