Diritto e migrazioni, il nuovo master di UniTrento

Nel mondo le persone costrette a migrazioni forzate sono oltre 84 milioni, ma solo poco più del 4 per cento di loro è attualmente in Europa (3,4 milioni). In Italia sono 79mila sono i rifugiati o richiedenti asilo che hanno trovato accoglienza nel 2021. Eppure le migrazioni ci toccano da vicino, specialmente ora che, per la prima volta a distanza di 30 anni dalla guerra nei Balcani, i migranti al centro delle cronache sono di nuovo sfollati interni al continente europeo.

Occuparsi di queste persone in modo competente e strutturale è dunque oggi ancor più necessario. Per questo l’università di Trento ha deciso di attivare un nuovo master di primo livello in “Diritto e politiche delle migrazioni”. Il percorso avrà una durata annuale e partirà a novembre. Le iscrizioni sono aperte sul sito dell’ateneo.

L’iniziativa trae spunto dall’esperienza maturata da un gruppo di ricerca interdisciplinare sulle migrazioni internazionali e parte come progetto congiunto dei dipartimenti di Giurisprudenza, Sociologia e ricerca sociale, Psicologia e scienze cognitive. Punto di forza del master sarà proprio l’approccio multidisciplinare al tema, che comprenderà l’ambito legale, sociale, psicologico, educativo e amministrativo.

Il percorso è pensato per definire meglio le competenze di figure professionali come operatori e operatrici legali o del diritto (avvocati/e, magistrati, consulenti, funzionari/e), assistenti sociali, operatori e operatrici sociali, mediatori e mediatrici culturali, psicologi, psicologhe, educatori ed educatrici sociali, e - in generale - per tutti quei profili che sono coinvolti quotidianamente nella gestione dei fenomeni di integrazione.

Lo staff che si occupa della formazione è composto sia da docenti universitari nelle diverse discipline scientifiche coinvolte, sia da esperti ed esperte provenienti da realtà che operano nella gestione del fenomeno migratorio e delle pratiche di integrazione. Il master può contare su una collaborazione già avviata e sul sostegno di tante istituzioni, realtà associative nazionali e del territorio. Le relazioni già attivate sono con il Comune di Trento, di Rovereto, con la fondazione Antonio Megalizzi, con il Forum trentino per la pace e i diritti umani e con il centro per la cooperazione internazionale.