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Il risultato

Università d’eccellenza: ecco i migliori dipartimenti di UniTrento

La certificazione è arrivata dal Miur, con un assegno di 48,9 milioni di euro. Esulta il rettore Deflorian

L’Università di Trento continua a fregiarsi, con pieno diritto, di “fucina di eccellenze”. E la conferma, in questo senso, arriva direttamente dal Ministero dell’Università e della Ricerca, con la graduatoria Anvur sui 58 atenei statali, che ha individuato il gotha dei dipartimenti accademici, per un totale di 350.

Come accaduto in passato, anche quest’anno l’UniTrento rientra in questa classifica, con ben sette dipartimenti certificati “di eccellenza”; ciò è valso all'ateneo un finanziamento dal 2023 al 2027 di 48,9 milioni di euro.

I dipartimenti “eccellenti” sono Psicologia e Scienze cognitive, Giurisprudenza, Ingegneria civile, ambientale e meccanica, Ingegneria industriale, Lettere e Filosofia, Sociologia e Ricerca sociale, confermando la certificazione avvenuta nel 2018. La novità è rappresentata dal dipartimento di Biologia cellulare, computazionale e integrata.

Naturalmente soddisfatto il rettore Flavio Deflorian: “È un risultato molto buono. Siamo ancora una volta tra gli atenei italiani che registrano il tasso più alto di successo. Anzi, da un confronto che abbiamo fatto in queste ore, l’Università di Trento è l’unico ateneo di medie dimensioni che ha ottenuto più di due dipartimenti di eccellenza”.

I fondi, fa sapere il magnifico rettore, saranno in gran parte utilizzati per l’assunzione di nuovo personale accademico per la didattica e la ricerca.

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