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Ammissibile la petizione (firmata 19mila volte) per le dimissioni di Sgarbi dal Mart

A stabilire la validità della richiesta è l'Ufficio di presidenza del Consiglio provinciale

La petizione che chiede le dimissioni di Vittorio Sgarbi dal Mart di Rovereto è stata dichiarata ammissibile. A decretare la validità della raccoltà firme - che è arrivata a quota 19mila - l'Ufficio di presidenza del Consiglio provinciale di Trento.

Il prossimo passo è l'assegnazione della richiesta alla V Commissione permanente del Consiglio provinciale perché venga trattata. La petizione era stata lanciata su change.org dopo che Sgarbi, attuale direttore del museo di Rovereto, aveva affermato, tra le altre assurdità, che il coronavirs si potesse curare con un tè caldo.

In quasi 20mila hanno chiesto le sue dimissioni ritenendo, come si legge nella petizione lanciata online dall'associazione Articolo 21, che la cultura abbia il compito di prendere posizione denunciando il degrado della dialettica istituzionale che si sta imponendo sempre di più fra i ruoli cardine anche culturali. 

In seguito alla pubblicazione del video di Sgarbi, in cui il covid-19 veniva da lui definito il "virus del buco di c**", a chiedere le sue dimissioni come presidente del Mart erano stati gli stessi dipendenti del museo, esprimendo il desiderio di avere un direttore  che si occupasse di una "programmazione certa, di medio e lungo periodo, attualmente disattesa", come si leggeva in una lettera inviata alla Provincia.

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