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Contro ogni barriera

Leggi trentine: ora i testi sono più inclusivi grazie al ddl Masè

Masè: "Il ddl ha l’obiettivo di identificare la persona per come è"

L'inclusività non è solo nelle azioni e nelle intenzioni, ma anche nelle parole che vengono utilizzate. Nasce da qui il ddl di iniziativa consiliare n.99/XVI la cui prima firmataria è Vanessa Masè e che ha come oggetto: "Modificazioni della legge provinciale sull'handicap 2003 e delle altre leggi provinciali dove ricorre il termine handicap, per sostituirlo con il termine disabilità".

Il ddl è stato approvato durante la seduta del Consiglio provinciale trentino di martedì 17 gennaio, andando così a cancellare da 25 leggi provinciali i termini handicap e portatore di handicap sostituendoli con disabilità e persona con disabilità.

"Il ddl - ha ricordato Masè - interviene su 25 norme del codice provinciale nelle quali si fa ricorso al termine handicap che è ormai superato e deve essere sostituito con un lessico più inclusivo. Oggi c’è più attenzione nell’uso delle parole, ha aggiunto Masè, e il primo passo da fare con questa nuova sensibilità deve essere nei confronti della disabilità. Guardando alla persona prima che alla disabilità Una posizione che nelle audizioni in commissione è emersa in maniera forte. Quindi, il ddl ha l’obiettivo di identificare la persona per come è".

L’assessora Stefania Segnana ha affermato che il ddl va nel verso della tutela prevista nella Convenzione internazionale per la tutela dei diritti delle persone con disabilità. Convenzione che ha l’obiettivo di togliere tutte le barriere per tutelare l’inclusione, l’uguaglianza, la dignità e che prevede di sostituire l’espressione persona handicappata con persona con disabilità.

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