rotate-mobile
Attualità

Covid, quarta dose o seconda booster: cosa pensano gli esperti

Aumentano i contagi da coronavirus, la campagna vaccinale è in stallo e la questione torna al centro del dibattito

Il nuovo aumento dei contagi da coronavirus di fine marzo hanno riportato al centro del dibattito la probabile somministrazione di una quarta dose di vaccino. Come mostrato dall'ultimo monitoraggio della fondazione Gimbe, però, la campagna vaccinale dell'Italia si trova in una fase di stallo. Come riporta Today, il Cts (Comitato tecnico scientifico) sta valutando la somministrazione di questa quarta dose ad alcune categorie di persone. 

Quello che, a fine marzo, è certo è che la quarta dose può essere somministrata a persone con "marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto di organo solido" a 120 giorni dal completamento di un ciclo primario di tre dosi. In pratica, il ciclo di vaccinazione primario di alcune persone con problemi al sistema immunitario è di tre dosi e non di due, e viene completato con una quarta dose di vaccino a mRNA (Pfizer/BioNtech o Moderna). I dosaggi autorizzati sono 30 mcg in 0,3 mL per Pfizer per chi ha da 12 anni in sù e di 50 mcg in 0,25 mL per Moderna dai 18 anni in su. 

Ema (Agenzia europea dei medicinali) sostiene che al momento non ci sono sufficienti dati per decidere e sulla stessa strada si è espresso Luca Paini, ex direttore di Aifa (Agenzia italiana del farmaco) che, interpellato da Adnkronos Salute, ha intimato a cautela e attesa su una decisione come quella di sottoporre tutta la popolazione a una quarta dose di vaccino, o seconda booster. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Covid, quarta dose o seconda booster: cosa pensano gli esperti

TrentoToday è in caricamento