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Martedì, 16 Aprile 2024
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Sottosegretario alla Salute Costa: "Pronti a introdurre l'obbligo vaccinale per alcune categorie"

"Ciò che ci difende dal virus è il vaccino e non è il tampone. Credo non sia giusto che chi si è vaccinato continui a subire restrizioni a causa di una minoranza che non si è vaccinata" ha detto il sottosegretario di Stato Andrea Costa

È stata messa in campo dal sottosegretario di Stato per il ministero alla Salute Andrea Costa, a inizio novembre, l'ipotesi dell'introduzione in Italia dell'obbligo vaccinale anti Covid al verificarsi eventuale di condizioni sfavorevoli nei prossimi mesi. Lo ha fatto con una dichiarazione battuta dalle agenzie di stampa e confermata poi in un'intervista a Radio anch'io: "La riflessione sull'eventuale proroga dello "stato di emergenza" e delle misure restrittive sarà una riflessione che faremo al momento opportuno, ovvero a ridosso della scadenza. Detto questo, - ha aggiunto il sottosegretario Costa - è chiaro che dobbiamo fare una riflessione: qualora la campagna vaccinale dovesse subire un ulteriore rallentamento e qualora i contagi dovessero subire un innalzamento, credo che ci troveremmo di fronte sostanzialmente a due possibilità, o prorogare le misure restrittive compreso lo "stato di emergenza" oppure valutare l'introduzione dell'obbligo vaccinale per alcune categorie".

Il ragionamento del sottosegretario è poi proseguito: "Io non credo che sia corretto che coloro che si sono vaccinati, dimostrando un grande senso di responsabilità, e sono coloro che oggi garantiscono anche ai non vaccinati di poter usufruire di molte libertà e di un ritorno graduale alla normalità, debbano subire ulteriori restrizioni a causa di chi non si è vaccinato. Credo che questo dobbiamo dirlo con chiarezza, ciò che ci difende dal virus è il vaccino e non è il tampone, quindi dobbiamo raggiungere quel 90% che ci consente una gestione migliore della pandemia".

Sull'ipotesi di un'applicazione in Italia del modello austriaco, ovvero una sorta di lockdown per i soli non vaccinati, il sottosegretario Costa ha aggiunto: "Io credo sia giusto fare una distinzione tra chi si è vaccinato e chi non si è vaccino, ripeto che chi si è vaccinato lo ha fatto nella consapevolezza di proteggere sé stesso e di proteggere gli altri, ma lo ha fatto anche nella consapevolezza di garantire al nostro Paese un ritorno alla normalità. E allora noi dobbiamo assolutamente proseguire nella campagna vaccinale, ma ripeto, non credo sia corretto che chi si è vaccinato continui oggi a sopportare delle restrizioni a causa di una minoranza che non si è ancora vaccinata".

Proprio sulla scorta di tali considerazioni, il sottosegretario Costa ha dunque aggiunto: "Le scelte non saranno poi molte: o proseguire con le misure restrittive, quindi imponendole anche a chi si è vaccinato, oppure introdurre delle distinzioni, oppure introdurre l'obbligo vaccinale per alcune categorie in modo da raggiungere il 90% di vaccinati». Quali potrebbero essere queste categorie di persone per le quali scatterebbe eventualmente l'obbligo vaccinale? Il sottosegretario ha chiarito: «Noi abbiamo della fasce d'età che sono sicuramente le più rigide, pensiamo agli ultracinquantenni dove ci sono molti cittadini che non si sono vaccinati, pensiamo alle categorie che sono a stretto contatto con il pubblico. Ci sono dei parametri che possono indurre a una riflessione. Il punto è che dobbiamo assolutamente aumentare le vaccinazioni, dobbiamo convincere in qualche modo quegli oltre due milioni e mezzo che non si sono ancora vaccinati e che ci permetterrebbero di arrivare al 90% di immunizzati".

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