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Cartabellotta (Gimbe): "La fine dello stato d'emergenza non significa fine pandemia"

I contagi sono stabili (non in Trentino), ma aumenta l’occupazione dei posti letto. La fondazione raccomanda: "La mascherina va mantenuta al chiuso e all'esterno in caso di assembramento"

Il monitoraggio della fondazione Gimbe rileva, nella settimana 23-29 marzo, una sostanziale stabilità dei nuovi casi (504.487 a fronte dei 502.773 della settimana precedente). Aumenta tuttavia l’occupazione dei posti letto covid in area medica (+771) e in terapia intensiva (+32).

Rimangono stabili i decessi (953, di cui 64 riferiti a periodi precedenti, a fronte dei 924 dello scorso monitoraggio), che si assestano dopo sei settimane consecutive di calo. Una media di 136 decessi al giorno rispetto ai 132 della settimana precedente.

Addio stato d'emergenza: tutte le nuove regole covid

Non cresce nemmeno la percentuale di popolazione vaccinata: gli italiani immunizzati con almeno una dose rimangono fermi all’85,6% e con ciclo completo all’83,9%. Rimangono dunque 6,94 milioni di non vaccinati, di cui 2,51 milioni di guariti protetti solo temporaneamente e 4,43 milioni attualmente vaccinabili. Ciononostante, con le nuove disposizioni covid dovute alla fine dello stato d’emergenza, i non vaccinati potranno tornare al lavoro.

Quarta dose: sì o no?

Il 29 marzo la Food and drug administration americana ha autorizzato la quarta dose di vaccino, oltre che per le persone immunocompromesse, per tutti gli over 50 che hanno ricevuto il booster da almeno 4 mesi. “Allo stato attuale - spiega Cartabellotta - le evidenze scientifiche sull’efficacia della quarta dose di vaccino sono frammentate e limitate, ma sembrano mostrare un effetto protettivo nei confronti della malattia grave nelle persone più anziane. Ecco perché, indipendentemente dalla necessità condivisa dai ministri europei per la salute di pervenire a una proposta univoca per tutti i Paesi, visto l’elevato numero di decessi tra gli over 80 vaccinati con booster è ragionevole dare in Italia il via libera alla somministrazione della quarta dose negli ultraottantenni, in una fase dove coincidono elevata circolazione virale e calo delle coperture vaccinali nei confronti della malattia grave”.

"Attenzione a non abbassare la guardia"

"Ormai da tempo - conclude Cartabellotta - le narrative della politica e le percezioni della popolazione tendono a identificare la scadenza dello stato di emergenza (terminato ieri, giovedì 31 marzo, ndr) con la fine della pandemia, che ovviamente non può coincidere con una scadenza burocratica. Infatti, complice l’incauto calo di attenzione che ha portato allo stallo della campagna vaccinale e all’allentamento delle precauzioni individuali, al 30 marzo si registrano più di 500mila nuovi casi in 7 giorni con oltre 1,26 milioni di casi positivi in due settimane che hanno determinato un aumento di oltre 1.500 posti in area medica e invertito il trend delle terapie intensive, con quasi mille decessi a settimana".

Per Cartabellotta "bisogna guardare al futuro con ottimismo e fiducia, ma anche con prudenza e responsabilità, viste le incertezze su possibili nuove varianti e durata della copertura vaccinale". Per questo la fondazione Gimbe continuerà a pubblicare il monitoraggio settimanale nonostante la fine dello stato d'emergenza. La raccomandazione - al di là delle regole - è di "continuare a indossare la mascherina nei luoghi pubblici al chiuso, all’esterno in condizioni di assembramento e quando si è a contatto con persone fragili".

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