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Covid, monitoraggio Gimbe nazionale: "in 7 giorni oltre 54mila nuovi casi"

In Trentino si registrano un peggioramento dei casi attualmente positivi per 100mila abitanti e si evidenzia un aumento dei nuovi contagi

Il contagio da coronavirus ancora non si è fermato e, dopo un bollettino a tre cifre di mercoledì 17 novembre e le diverse opinioni sulle misure da adottare per contenerne la diffusione, sono molteplici i ragionamenti in vista delle festività e della stagione sciistica aperta già a inizio mese sul Presena. Ogni settimana la Fondazione Gimbe fornisce un monitoraggio indipendente sull'andamento della situazione tra  nuovi casi positivi, occupazione terapie intensive, tasso di positività, popolazione vaccinata. La Fondazione ha reso noti i dati nella mattinata di giovedì 18 novembre cosa è accaduto in quest'ottica nella settimana precedente. Tutte le regioni registrano una performance di peggioramento per i casi "attualmente" positivi per 100mila abitanti con aumenti rispetto alla settimana precedente. 

Nella Provincia autonoma di Trento, nella settimana tra il 10 e il 16 novembre si registra una performance in peggioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti (139) e si evidenzia un aumento dei nuovi casi (7,6%) rispetto alla settimana precedente. Sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica (5,0%) e in terapia intensiva (4,4%) occupati da pazienti COVID-19. La popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari 74,9% (media Italia 76,8%) a cui aggiungere un ulteriore 4,0% (media Italia 2,3%) solo con prima dose. Il tasso di copertura vaccinale con dose booster è del 48,2% (media Italia 53,3%); il tasso di copertura vaccinale con dose aggiuntiva è del 20,3% (media Italia 59,6%). L'elenco dei nuovi casi per 100.000 abitanti dell'ultima settimana per la provincia di Trento 88.

Rimodulazione del Green pass

In Italia, al momento, non ci saranno restrizioni per i non vaccinati in zona gialla o arancione. L'idea del lockdown per i non vaccinati sembra non essere stata presa in considerazione, nonostante la spinta delle Regioni e di Enrico Letta (Pd) per introdurre divieti di qualche tipo. Come riporta Today, in consiglio dei ministri il ministro della Salute Roberto Speranza proporrà una riduzione della validità del Green Pass da 12 a 9 mesi e l'obbligo terza dose per i sanitari. Pare che l'esecutivo Draghi non si spingerà oltre. Intanto tre regioni sono a un passo dalla zona gialla, forse dal 29 novembre e non dal 22, ma l'aumento dei casi su base quotidiana continua in tutta Italia e se a dicembre i dati dagli ospedali, e non quelli sui nuovi positivi, peggioreranno ancora, è possibile una stretta in vista delle festività natalizie.

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