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Covid, il Trentino resta in rosso nella mappa delle regioni europee

L'aggiornamento del Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie

Il Trentino resta in rosso nella mappa aggiornata del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). La situazione dunque resta stabile per la provincia di Trento, dopo il peggioramento della scorsa settimana che l'aveva fatta passare dal'arancione al rosso. Da notare che l'Italia è l'unico Paese insieme alla Spagna ad avere ancora aree arancioni, ciop quelle a rischio non elevato di contagio. Peggio del Trentino, e anche questa non è una novità, fanno le vicine Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, ancora colorate di rosso scuro.

La mappa Ecdc di giovedì con i colori delle regioni

Stando all'aggiornamento della mappa a colori di giovedì 2 dicembre riportato da Today, in Italia sette regioni sulle venti in totale "resistono" ancora in arancione mentre sono cinque passate da arancione a rosso rispetto alla scorsa settimana. Nessuna regione è più nel livello di rischio più basso, identificato dal colore verde. Tre le zone in rosso scuro.

Sono ancora in arancione Piemonte, Toscana, Umbria, Basilicata, Puglia, Sicilia e Sardegna. La situazione è peggiorata in Lombardia, Abruzzo, Molise, Campania e Calabria, passato da arancione a rosso a distanza di sette giorni dall'ultima mappa Ecdc. Peggiora anche la Valle d'Aosta, passata dalla scorsa settimana da rosso a rosso scuro. Stesso colore, quello che indica il livello massimo di rischio, anche per la provincia autonoma di Bolzano e il Friuli Venezia Giulia e la Valle d'Aosta.

Due i parametri della mappa dell'Ecdc. Vengono considerati infatti i nuovi casi positivi al Sars-CoV-2 registrati negli ultimi 14 giorni per ogni 100mila abitanti e il tasso di positivi sul totale dei test effettuati. A livello europeo, ad eccezione delle sette regioni italiane e della Estremadura in Spagna, tutto il resto è in rosso o rosso scuro, con molti Paesi completamente in rosso scuro: Islanda, Benelux, Austria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Croazia, Slovenia, Danimarca.

Cosa significano i colori della mappa dell'Ecdc

I colori della mappa dell'Ecdc non corrispondono alle fasce a colori italiane, questo è bene ricordarlo. Il sistema segue altri parametri.

  • Verde: se il tasso di notifica a 14 giorni è inferiore a 50 e il tasso di positività al test è inferiore al 4%; o se il tasso di notifica a 14 giorni è inferiore a 75 e il tasso di positività al test inferiore all'1%;
  • Arancione: se il tasso di notifica a 14 giorni è inferiore a 50 e il tasso di positività al test è pari o superiore al 4%; o il tasso di notifica a 14 giorni è pari o superiore a 50 e inferiore a 75 e il tasso di positività al test è pari o superiore all'1%; o il tasso di notifica a 14 giorni è compreso tra 75 e 200 e il tasso di positività al test è inferiore al 4%;
  • Rosso: se il tasso di notifica cumulativo di casi COVID-19 di 14 giorni varia da 75 a 200 e il tasso di positività al test dei test per l'infezione da COVID-19 è del 4% o più; se il tasso di notifica cumulativo dei casi COVID-19 di 14 giorni è superiore a 200 ma inferiore a 500;
  • Rosso scuro: se il tasso di notifica cumulativo dei casi COVID-19 di 14 giorni è 500 o più.

La mappa si basa sui dati che vengono comunicati da tutti gli Stati membri dell'Ue al database europeo di sorveglianza (TESSy) entro le 23:59 di ogni martedì. La mappa, ricorda il sito dell'Ecdc, viene pubblicata tutti i giovedì "a sostegno della raccomandazione del Consiglio su un approccio coordinato alla restrizione della libera circolazione in risposta alla pandemia di COVID-19".

Fonte: Today.it

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