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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Covid, Gimbe: "ecco come contrastare la quarta ondata"

Le preoccupazioni in merito alla situazione covid trentina del presidente Maurizio Fugatti, trova riscontro anche nel monitoraggio Gimbe aggiornato a giovedì 23 dicembre. Oltre ai dati, la fondazione Gimbe avanza le sue proposte per contrastare la quarta ondata

Le preoccupazioni in merito alla situazione covid trentina del presidente Maurizio Fugatti, trova riscontro anche nel monitoraggio Gimbe aggiornato a giovedì 23 dicembre. Nella settimana dal 15 al 21 dicembre in Trentino si registra una performance in peggioramento per i casi attualmente positivi per 100mila abitanti (580) e si evidenzia un aumento dei nuovi casi (18,6%) rispetto alla settimana precedente. Sopra soglia di saturazione i posti letto in area medica (19%) e in terapia intensiva (28%) occupati da pazienti COVID-19. La popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari 76,5% (media Italia 77,9%) a cui aggiungere un ulteriore 4,9% (media Italia 3,1%) solo con prima dose. Il tasso di copertura vaccinale con terza dose è del 61,8% (media Italia 51,2%). L'elenco dei nuovi casi per 100.000 abitanti dell'ultima settimana per la provincia di Trento 314.

A livello nazionale, il rapporto positivi/persone testate ha raggiunto il 28,1%, quello positivi/tamponi molecolari il 10,5% e quello positivi/tamponi antigenici rapidi l’1,2%. Nella settimana presa in esame, in tutte le regioni, eccetto la Provincia Autonoma di Bolzano, si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi: dal 12,4% del Friuli-Venezia Giulia all'86,3% dell’Umbria. In 54 Province l’incidenza supera i 250 casi per 100.000 abitanti: Imperia (861), Treviso (714), Vicenza (597), Venezia (556), Trieste (556), Padova (542), Rimini (518), Verona 451), Milano (450), Reggio nell'Emilia (438), Bolzano (433), Forlì-Cesena (424), Lodi (421), Monza e della Brianza (412), Varese (411), Pordenone (405), Savona (387), Verbano-Cusio-Ossola (386), Ravenna (385), Torino (370), Biella (370), Rovigo (356), Ancona (353), Aosta (353), Bologna (351), Gorizia (348), Pavia (339), Fermo (338), Reggio di Calabria (333), Como (333), Asti (330), Belluno (326), Mantova (322), Cuneo (318), Udine (315), Trento (314), La Spezia (312), Ferrara (306), Modena (304), Caltanissetta (302), Novara (298), Latina (292), Livorno (291), Genova (285), Pistoia (280), Messina (280), Brescia (280), Roma (276), Cremona (268), Napoli (268), Grosseto (264), Sondrio (264), Macerata (257) e Arezzo (254).

"Da oltre due mesi - dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - si assiste ad un aumento dei nuovi casi, che nelle ultime due settimane ha subìto una forte accelerazione. La media mobile a 7 giorni dei nuovi casi è passata da 15.521 dell’8 dicembre a 25.322 il 21 dicembre (+63,2%), un’impennata favorita anche dalla rapida e progressiva diffusione della variante omicron nel nostro Paese, ampiamente sottostimata da un sequenziamento insufficiente".

Netto aumento anche dei decessi: 882 negli ultimi 7 giorni (di cui 45 riferiti a periodi precedenti), con una media di 126 al giorno rispetto ai 95 della settimana precedente. "Sul fronte ospedaliero - afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe - aumentano ancora i posti letto occupati da pazienti Covid: rispetto alla settimana precedente +17% in area medica e +17,3% in terapia intensiva". A livello nazionale, al 21 dicembre, il tasso di occupazione da parte di pazienti Covid è del 13,4% in area medica e dell’11,1% in area critica, con notevoli differenze regionali: la Provincia Autonoma di Trento supera la soglia del 15% in area medica (19,1%) e del 20% in area critica (27,8%); le soglie del 15% per l’area medica e del 10% per l’area critica risultano entrambe superate in Calabria (23,2% area medica e 12,4% area critica), Friuli-Venezia Giulia (23,4% area medica e 16,6% area critica), Liguria (22,9% area medica e 14,2% area critica), Marche (18,2% area medica e 15,6% area critica), Provincia Autonoma di Bolzano (18% area medica e 19% area critica) e Veneto (17,6% area medica e 16,5% area critica). Inoltre, per l’area medica si colloca sopra la soglia del 15% la Valle D’Aosta (23,2%), mentre per l’area critica superano la soglia del 10% Abruzzo (10,5%), Emilia-Romagna (12%), Lazio (13,6%), Lombardia (10,5%), Piemonte (10,2%), Toscana (10,7%) e Umbria (10,5%).

"Sul fronte delle terapie intensive - puntualizza Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione Gimbe - preoccupa l’incremento degli ingressi giornalieri: la media mobile a 7 giorni sale a 85 ingressi/die rispetto ai 70 della settimana precedente".

Come Gimbe propone di agire per contrastare la quarta ondata

A fronte di un quadro epidemiologico in rapida evoluzione e sulla base delle evidenze scientifiche disponibili, la Fondazione Gimbe invita il Governo a considerare le seguenti proposte per contenere la quarta ondata:  

Vaccini

  • Introdurre immediatamente l’obbligo vaccinale per tutte le categorie di lavoratori a contatto con il pubblico e nel medio periodo per tutta la popolazione
  • Accelerare la somministrazione delle terze dosi e le vaccinazioni nella fascia 5-11 anni
  • Ridurre le tempistiche di somministrazione della dose booster (a 3-4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale), innanzitutto per anziani e fragili
  • Attuare strategie di provata efficacia per contrastare l’esitazione vaccinale, in particolare per gli over 50 a rischio elevato di malattia grave e per la fascia 12-19 al fine di ridurre la circolazione del virus nelle scuole

Mascherine

  • Istituire l’obbligo di mascherina FFP2 nei luoghi pubblici al chiuso e sui mezzi di trasporto
  • Green pass
  • Allineare la validità del green pass rafforzato ai tempi stabiliti per la somministrazione della dose di richiamo
  • Estendere l’obbligo del green pass base ai luoghi di ritrovo dove al momento non è richiesto (es. centri commerciali, luoghi di culto)

Altri interventi

  • Ridurre la capienza massima dei luoghi di aggregazione (es. discoteche, stadi, cinema, teatri)
  • Vietare lo svolgimento di grandi eventi pubblici per il Capodanno
  • Incentivare lo smartworking
  • Emanare norme per una corretta areazione e ventilazione nei locali scolastici e nei luoghi aperti al pubblico

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