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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Coronavirus, il Dpcm di novembre: tra lockdown «morbido» e coprifuoco

Il provvedimento dovrebbe arrivare entro martedì 3 novembre. Ecco quali misure potrebbe contenere su scuola e spostamenti

È in arrivo un nuovo Dpcm (Decreto del presidente del Consilgio del ministri), pare entro martedì 3 novembre. Certamente molto prima rispetto a quanto si era ipotizzato al Governo. Il premier Giuseppe Conte ne aveva infatti firmato uno il 24 ottobre, specificando che le valutazioni si sarebbero fatte dopo 10 giorni dall'entrata in vigore del nuovo provvedimento, ma la curva dei contagi in tutta Italia continua a salire.

Durante l'intervento dalla Camera dei Deputati tenutosi alle 12 circa di lunedì 2 novembre e trasmesso in diretta su Facebook, Conte ha annunciato le prossime misure «prudenziali» che potrebbero essere adottate a breve. Come riporta Today, Il nuovo Dpcm porterà con sé il coprifuoco ma non più alle 18 nelle zone rosse del paese, probabilmente alle 21 in tutta Italia e fino al 4 dicembre. Questa è l'ultima mediazione sul lockdown prossimo venturo tra Governo e Regioni sulla stretta che il presidente del Consiglio intende illustrare già oggi (lunedì 2 novembre ndr) alla Camera. E proprio stamattina la sottosegretaria al ministero del Lavoro Francesca Puglisi conferma: «Il nuovo Dpcm prevederà un coprifuoco alle 21 su tutto il territorio nazionale». Il coprifuoco alle 21 è stato confermato anche stamattina nella riunione del premier con i capidelegazione. 

Secondo le ultime indiscrezioni il nuovo Dpcm di novembre le cui misure dovrebbero durare fino al 4 dicembre dovrebbe contenere un meccanismo automatico per i lockdown territoriali. Ovvero le Regioni e più in generale gli enti locali dovranno muoversi per dichiararlo nelle province o nelle aree metropolitane in cui l'indice Rt è superiore a 2 e gli ospedali sono in difficoltà oppure dove è pari a 1,5 e i nosocomi sono vicini al collasso. Nel Dpcm ci saranno anche misure che riguarderanno l'intero territorio nazionale, ovvero: 

  • lo stop ai movimenti tra regioni;
  • la chiusura dei musei, annunciata già ieri da Franceschini;
  • la didattica a distanza per tutte le scuole superiori e forse anche per gli alunni della terza media;
  • il possibile blocco totale di bar e ristoranti nelle zone più a rischio;

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