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Covid, l'ultima mappa dell'Ecdc pubblicata

Nel quadro delineato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie si "salvano" solo 4 aree. L'Italia non è tra queste

Italia ancora in rosso scuro e col Belpaese quasi tutta Europa. Nella mappa settimanale per il monitoraggio del Covid del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) tutta l'Italia e quasi tutto il Vecchio continente raggiungono il massimo grado di classificazione. Su 27 Paesi e 211 regioni, solo due territori della Polonia e della Romania sono a un gradino più basso, in rosso.

La situazione è pressoché la stessa della scorsa settimana. Fino alla revisione della Raccomandazione del Consiglio Ue la mappa europea dell'Ecdc veniva usata come riferimento per decidere le restrizioni di viaggio da molti Paesi Ue. Ora la raccomandazione è di considerare lo stato sanitario personale del viaggiatore con il green pass. La provenienza geografica potrà essere ancora usata per scoraggiare i viaggi dalle aree a più alto rischio, quelle in rosso scuro. La mappa è prodotta con i dati forniti dai paesi dell'Ue su 3 criteri comuni: il tasso dei test, il tasso di positività e i casi cumulativi degli ultimi 14 giorni. La classificazione si basa ancora sui contagi e non contempla ancora la nuova raccomandazione di valutare nuovi criteri.

I colori della classificazione

Verde:
se il tasso di notifica a 14 giorni è inferiore a 50 e il tasso di positività al test è inferiore al 4%;
se il tasso di notifica a 14 giorni è inferiore a 75 e il tasso di positività al test inferiore all'1%.

Arancione:
se il tasso di notifica a 14 giorni è inferiore a 50 e il tasso di positività al test è pari o superiore al 4%;
il tasso di notifica a 14 giorni è pari o superiore a 50 e inferiore a 75 e il tasso di positività al test è pari o superiore all'1%;
il tasso di notifica a 14 giorni è compreso tra 75 e 200 e il tasso di positività al test è inferiore al 4%.

Rosso:
se il tasso cumulativo di notifica del caso Covid in 14 giorni è compreso tra 75 e 200 e il tasso di positività al test dei test per l'infezione da Covid è pari o superiore al 4%;
se il tasso cumulativo di notifica del caso Covid in 14 giorni è superiore a 200 ma inferiore a 500.

Rosso scuro:
se il tasso cumulativo di notifica del caso Covid in 14 giorni è 500 o più.

Grigio:
se le informazioni sono insufficienti o se il tasso di test è inferiore a 300 casi ogni 100.000.

"La pandemia non è finita"

"Mentre in alcuni Stati membri" dell'Unione europea "il picco di infezione" in questa ondata di Covid sostenuta da Omicron "sembra essere stato raggiunto, la pandemia non è finita". E' il monito lanciato dalla commissaria europea per la Salute, Stella Kyriakides, che commenta così i dati emersi dall'ultimo aggiornamento della valutazione rapida del rischio operata dall'Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie), in relazione alla diffusione e all'impatto della variante Omicron di Sars-CoV-2. 

"Il booster evita 500 mila ricoveri"

Secondo i modelli previsionali dell'Ecdc i livelli di vaccinazione booster raggiunti a inizio gennaio potrebbero ridurre i futuri ricoveri per Omicron di 500-800 mila in tutta l'Ue/Spazio economico europeo, ripristinando una più alta protezione del vaccino. Ed estendere il richiamo a tutti coloro che sono stati vaccinati potrebbe ulteriormente tagliare le ospedalizzazioni attese di altre 300-500mila. Se quindi tutti facessero il booster, alla fine si eviterebbero fino a 1,3 milioni di ricoveri. 

Fonte: Today

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