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Covid, Battiston: "L'Italia batte la fiacca sul sequenziamento"

Il fisico dell'Università di Trento: "Senza dati è come andare a fari spenti nella nebbia"

Una bacchettata all'Italia sul fronte del sequenziamento del virus SarsCov2. Il professor Roberto Battiston, fisico dell'Università di Trento e coordinatore dell'osservatorio dei dati epidemiologici Agenas, è stato ospite nel pomeriggio di domenica 19 dicembre alla trasmissione di Lucia Annunziata "Mezz'ora in più" su RaiTre.

Parlando dell'importanza di identificare la presenza della variante Omicron sul territorio italiano, Battiston ha detto che il sequenziamento "batte molto la fiacca rispetto ad altri paesi europei e in queste condizioni numeri sono incerti e non si ha la percezione di quello che sta succedendo. È come andare a fari spenti nella nebbia".

"Attualmente - ha sottolineato Battiston - l'epidemia di Covid in Italia è meno forte al sud e più forte al nord, per contatti di confine con paesi gravemente colpiti. Non abbiamo in questo momento dati di una ripartenza epidemica dovuta a Omicron in particolare, ma dobbiamo sequenziare di più".

Recentemente il professor Battiston aveva parlato di grande incognita riferendosi alla variante Omicron. I casi relativi alla variante Omicron infatti potrebbero crescere rapidamente, e potrebbero toccare anche i 6mila contagi al giorno nell'arco di un mese. Al momento, dice Battiston, "sappiamo che la variante Omicron si diffonde molto rapidamente, non sappiamo ancora con certezza se evada o meno il vaccino. Sembra però che la dose booster fornisca una forte difesa rispetto alla malattia, ma non è chiaro se questo valga anche per la contagiosità".

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