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Il monitoraggio

Gimbe: "Contagi covid in rialzo, effetto variante"

Per Cartabellotta la situazione non sembrerebbe configurare una nuova ondata, ma invita alla cautela

C'è stato, nella settimana tra l'8 e il 14 giugno, un aumento dei nuovi casi positivi al covid in tutta Italia e a confermarlo è Gimbe che sostiene essere accaduto per effetto della sotto-variante Omicron BA.5. Nella provincia autonoma di Trento, è stata registrata una performance in peggioramento per i casi attualmente positivi per 100mila abitanti (242) e l'aumento dei nuovi casi (28,4%) rispetto alla settimana precedente. Rimane sotto la media nazionale il numero di posti letto occupati in area medica (5,4%) mentre sono sopra media nazionale i posti letto in terapia intensiva (2,2%) occupati da pazienti Covid-19.

"Inverte la tendenza la curva dei nuovi casi settimanali (+32,1% rispetto alla settimana precedente) - dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe - che si attestano intorno a 160 mila con una media mobile a 7 giorni che sfiora quota 23 mila casi giornalieri". In Trentino l'elenco dei nuovi casi per 100mila abitanti nell'ultimo monitoraggio è di 174 (+28,4% rispetto alla settimana precedente).

Copertura vaccinale

Per quanto riguarda la copertura vaccinale, secondo l'aggiornamento di Gimbe di metà giugno, la percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari al 4,1% (media Italia 7%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni temporaneamente protetta, in quanto guarita da covid-19 da meno di 180 giorni, pari al 6,6%.

La percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto la terza dose di vaccino è pari a 14,1% (media Italia 11,3%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni guarita da meno di 120 giorni, che non può ricevere la terza dose nell'immediato, pari al 3,3%. Il tasso di copertura vaccinale con quarta dose (persone immunocompromesse) è del 17,2% (media Italia 38,2%). Il tasso di copertura vaccinale con quarta dose (over 80, ospiti RSA e fragili fascia 60-79) è del 18,9% (media Italia 18,1%). La popolazione 5-11 che ha completato il ciclo vaccinale è pari 31,5% (media Italia 34,8%) a cui aggiungere un ulteriore 3,2% (media Italia 3,4%) solo con prima dose. 

Nuove varianti

Sulle nuove varianti del virus, l’ultimo report dell’Ecdc (European Centre for Disease Prevention Control, pubblicato a metà giugno, conferma che BA.4 e BA.5 hanno una maggiore trasmissibilità rispetto a BA.2 e una maggior capacità di evadere la protezione immunitaria da vaccino e da pregressa infezione, aumentando la probabilità di reinfezione. "L’Ecdc - spiega Cartabellotta - ha ribadito che le nuove sub-varianti non sembrano determinare una maggior severità di malattia rispetto a BA.1 e BA.2. Di conseguenza, l’eventuale impatto sui ricoveri ospedalieri dipende sia dall’entità nell’aumento dei casi, sia dai tassi di copertura vaccinale con tre dosi, o con quattro nelle persone vulnerabili". 

I dati ufficiali sulla prevalenza della variante BA.5 in Italia risalgono alla flash survey pubblicata dall’Iss (Istituto Superiore di Sanità) sui campioni notificati il 3 maggio 2022, mentre non sono ancora disponibili i risultati di quella condotta sui campioni notificati il 7 giugno 2022. "In questo contesto di incertezza e in continua evoluzione - spiega Cartabellotta - è indispensabile potenziare il sequenziamento aumentando la frequenza delle flash survey, almeno ogni due settimane, e disporre dei risultati in tempi più rapidi".

Reinfezioni

Invece, sulle reinfezioni, secondo l’ultimo report dell’Iss, nel periodo 24 agosto 2021-5 giugno 2022 sono state registrate in Italia oltre 519 mila reinfezioni, pari al 4% del totale dei casi. La loro incidenza nella settimana 2-8 giugno si è attestata al 6,3% (n. 10.193 reinfezioni).

Cartabellotta: "Non sembra una nuova ondata"

"L’inversione di tendenza dei nuovi casi settimanali - conclude Cartabellotta - conferma la netta ripresa della circolazione virale in tutto il Paese verosimilmente dovuta alla diffusione della sotto-variante Omicron BA.5. Se da un lato questo aumento dei casi non sembra, al momento, configurare l’inizio di una nuova ondata, dall’altro il contesto epidemiologico invita alla cautela per varie ragioni: oltre 600 mila positivi, largamente sottostimati, incertezze sulla prevalenza della variante BA.5 nel nostro Paese e sul reale impatto nell’aumento dei casi nelle prossime settimane, basso numero di anziani e fragili coperti con la quarta dose. In particolare, indipendentemente da obblighi e raccomandazioni, è prudente continuare ad indossare la mascherina nei locali al chiuso, specialmente se affollati e/o poco ventilati. Dal canto loro le Istituzioni devono aumentare la frequenza del sequenziamento virale e potenziare la campagna vaccinale, ormai in stallo, in tutte le persone a rischio di malattia grave. In particolare, aumentando l’adesione alla terza dose negli over 50 e alla quarta dose in tutte le persone vulnerabili incluse nella platea".

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