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Centro vaccinale di San Vincenzo nel mirino, Zeni: «come si procederà per migliorare la situazione?»

Le perplessità alle quali fa riferimento Zeni riguardano la location, la logistica, le attese e le temperature nei tendoni

È stata una giornata impegnativa al centro vaccini San Vincenzo, quella di giovedì 17 giugno. Diverse le lamentele dei lettori, sui social e ovunque sia possibile esprimere una propria opinione. Dopo l'interrogazione del consigliere provinciale Ugo Rossi che portava alla luce criticità che avrebbe riscontrato da un confronto con le persone in merito allo spostamento del centro, è arrivata anche quella di Luca Zeni (Pd Trentino).

«Mentre i dati nazionali indicano il Trentino come il territorio con la più alta percentuali di dosi vaccinali disponibili non somministrate, e le proiezioni come il territorio che raggiungerà per ultimo l’immunità di gregge, ha aperto il centro vaccinale di San Vincenzo a Trento» scrive Zeni nella premessa dell'interrogazione diretta al Consiglio provinciale. «Presentato in pompa magna come il più grande d’Italia» sottolinea Zeni, «la partenza ha evidenziato molti disagi. Erano state molte le perplessità sollevate di fronte alla scelta di costruire una tensostruttura in un piazzale fuori città, in particolare per i possibili disagi per gli utenti, e pare che molte di queste preoccupazioni si siano rivelate fondate».

Le perplessità alle quali fa riferimento Zeni riguardano la location, la logistica, le attese e le temperature nei tendoni: «raggiungere il centro a piedi o in bicicletta è molto difficoltoso, anche perché è necessario percorrere un tratto della provinciale che collega Trento sud e Mattarello, molto trafficata» sottolinea Zeni; «il piazzale, in gran parte sterrato, diventa fangoso e scomodo quando piove; le lunghe attese dei primi giorni costringono le persone a stare con l’auto ferma e accesa, per poter usufruire dell’aria condizionata; i tendoni, che hanno una inerzia termica pressoché nulla, sono molto caldi in questo periodo estivo, e saranno molto freddi nella stagione invernale».

Polemica anche sul costo dell'opera, che dovrebbe aggirarsi intorno al milione di euro, ricomprendendo anche il costo del lavoro del personale provinciale dedicato alla realizzazione. Da queste premesse Zeni ha posto tre domande alla Giunta:

1) quale sia stato il costo complessivo dell’opera, comprendendo ogni voce, compreso il costo del lavoro del personale coinvolto nella realizzazione, se corrisponda al vero che il costo sia stato di circa 1 milione di euro, e, in caso di risposta affermativa, come sia possibile un costo così elevato per una tensostruttura su un piazzale sterrato;

2) quali provvedimenti si intendono mettere in campo per ovviare ai disagi che si sono creati nei primi giorni di funzionamento del centro e con quali tempistiche;

3) se non si ritenga che per un miglior servizio ai cittadini sarebbe opportuno mantenere un centro vaccinale anche all’interno della città, al coperto, come quello presso il CTE.

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