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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Corridoi umanitari, in Trentino saranno accolti siriani e afghani

Approvato il programma per i prossimi due anni, quando in Italia sono previsti circa 1200 arrivi

Il Trentino ha approvato il programma per l'accoglienza dei nuclei familiari siriani e afghani per il biennio 2022-2023. La disponibilità - fa sapere la Provincia in una nota - è di circa 20 posti.

Al momento, in Trentino è già presente un nucleo familiare di sei persone provenienti dalla Siria, il cui progetto dovrebbe concludersi tra un paio di mesi. Nei giorni scorsi sono giunti altri 8 siriani, di tre nuclei familiari imparentati tra di loro. Il gruppo, in cui sono presenti minori e persone con una situazione di fragilità sanitaria, che era seguito in Libano dall’Operazione Colomba della Comunità Papa Giovanni XXIII, è stato accolto per la quarantena in una struttura gestita da una cooperativa sociale, con il monitoraggio sul piano logistico e sanitario da parte di Provincia, Apss e protezione civile. Al termine del periodo di osservazione delle norme sanitarie è previsto il trasferimento in un’altra struttura in territorio trentino. A seguire le famiglie sarà la stessa cooperativa sociale.

Per quanto riguarda i cittadini afghani invece, è necessario stipulare un protocollo di intesa con il commissariato del governo per accogliere alcune persone, prioritariamente donne e bambini, delle 400 a carico dello Stato, sui 1.200 in totale che dovrebbero arrivare in Italia nei prossimi due anni. Le altre 800 saranno a carico di alcune organizzazioni non governative (Caritas Italiana, Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche, unitamente alla Tavola Valdese, e Arci).

In base a quanto prevede la delibera dunque l’accoglienza dei nuclei familiari afghani dovrà avvenire nell’ambito di un protocollo di intesa tra il commissariato del governo e la Provincia, la cui spesa potrà essere finanziata dal ministero dell’interno.

Il Trentino aveva già accolto oltre un centinaio di cittadini afghani nell’ambito dell’operazione Aquila Omnia per l’evacuazione dell’Afghanistan, ospitati per la quarantena in una struttura della Difesa a Riva del Garda e in seguito trasferiti in altre Regioni italiane.

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