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Bollettino coronavirus: i dati del 6 marzo

Un altro decesso e ricoverati in aumento (55), di cui però solo 3 in rianimazione. Da lunedì il Trentino torna zona bianca

Un'altra anziana figura tra le vittime colpite dal covid-19 in Trentino domenica 6 marzo: si tratta di una donna ultra novantenne che presentava altre patologie e non era vaccinata.

Il bollettino di domenica dà conto anche di 228 nuovi contagi, mentre sale di poco il numero dei ricoverati in ospedale dato che a fronte di 6 nuovi ingressi le dimissioni sono state la metà: 55 dunque il numero attuale dei pazienti, di cui però solo 3 in rianimazione.

L’attività di screening ha permesso di individuare 6 casi positivi al molecolare (su 180 test effettuati) e 222 all’antigenico (su 2.077 test effettuati). I molecolari hanno inoltre confermato 4 positività intercettate nei giorni scorsi dai test rapidi.

Resta aggiornato

Scorrendo il registro dei nuovi contagi per classi di età troviamo:

  • 6 contagi tra 0-2 anni;
  • 0 contagi tra 3-5 anni;
  • 25 contagi tra 6-10 anni;
  • 8 contagi tra 11-13 anni;
  • 18 contagi tra 14-18 anni;
  • 54 contagi tra 19-39 anni;
  • 57 contagi tra 40-59 anni;
  • 26 contagi tra 60-69 anni;
  • 14 contagi tra 70-79 anni;
  • 20 contagi tra chi ha più di 80 anni.

Oggi si contano anche 300 nuovi guariti che portano il totale a 136.257. Ieri le classi con sospensione della didattica in presenza erano 4. Le vaccinazioni sono arrivate a quota 1.190.032, cifra che comprende 424.656 seconde dosi e 315.881 terze dosi.

Da domani zona bianca

Da lunedì 7 marzo il Trentino tornerà in zona bianca. La conferma arriva dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e si riferisce all’ultimo rapporto nazionale che analizza gli indicatori sull’andamento dei contagi e la capacità dei sistemi sanitari regionali di assorbirne i contraccolpi.

“È una bella notizia - commenta il presidente - che aspettavamo da tempo e che, al di là di risvolti puramente pratici che si riflettono nella vita quotidiana di tutti noi, va vista soprattutto come segnale di fiducia e di speranza. E va letta anche con un pensiero di gratitudine nei confronti dei moltissimi che, su tanti fronti, a partire da quello sanitario, hanno continuato a combattere contro questo nemico invisibile”.

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